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Cronaca

Il corpo di Simone è arrivato in Italia

Nei prossimi giorni l'autopsia. Intanto, Gaetano Renda, fratello minore, ha nominato Silvio e Lorenzo Valente suoi legali. Si dovrà fare luce sul mistero dell'infarto e del colpo ricevuto sulla testa

Il corpo di Simone Renda, il bancario di 34 anni deceduto in una cella a Playa del Carmen, località turistica non lontana da Cancùn, è arrivato questa mattina alle 9 all'aeroporto di Roma, dove è stato prelevato dagli operatori di un'agenzia di pompe funebri di Lecce per essere trasportato nel capoluogo salentino.

In serata la salma di Simone giungerà presso la camera mortuaria di Lecce, dove nei prossimi giorni verrà effettuata la seconda autopsia. Una perizia, questa, tanto più necessaria se si considera che già quella effettuata in Messico ha evidenziato il decesso a causa di un infarto e di un'emorragia cerebrale. Lo stesso console onorario italiano, Augusto Pastaccini, ha dichiarato alla stampa messicana (fonte il quotidiano "Novedades de Quintana Roo") che la morte è sopraggiunta per arresto cardiaco e che l'esame autoptico ha evidenziato un "colpo sulla testa" ("golpe en la cabeza", scrive il giornale). Nessuna traccia, invece, di alcool o altre sostanze nel sangue.

Sul caso è stata aperta un'inchiesta da parte del pubblico ministero Angela Rotondano per omicidio colposo. L'incarico di effettuare l'autopsia è stato affidato al medico legale Alberto Tortorella. Intanto, se gli avvocati Pasquale Corleto e Fabio Valenti seguono il caso per conto della madre di Simone, il fratello del 34enne, Gaetano Renda, di 22 anni, ha nominato a sua volta gli avvocati Silvio e Lorenzo Valente, con i quali ha un legame di parentela (sono rispettivamente zio e cugino di primo grado).

Si resta in attesa dell'autopsia, dunque, che avverrà nei prossimi giorni, entro mercoledì. I funerali saranno si dovrebbero svolgere giovedì o venerdì.

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