rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Il ricordo dei politici: "Il Salento gli deve molto"

La politica locale e le istituzioni si stringono nel ricordo del pastore leccese, scomparso improvvisamente in serata. Il parere comune è il suo contributo alla crescita sociale del territorio

LECCE - Appena appresa la notizia della morte dell'arcivescovo emerito di Lecce, monsignor Cosmo Francesco Ruppi, le istituzioni politiche hanno voluto manifestare il proprio cordoglio per la scomparsa di un personaggio che ha segnato la storia del capoluogo salentino. Rocco Palese, capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, specifica che il Salento gli "deve moltissimo": "La scomparsa di Monsignor Cosmo Francesco Ruppi è un dolore grande che avverto personalmente - dichiara in una nota - oltre che come cattolico e come salentino".

"Ho avuto la fortuna di conoscere bene Monsignor Ruppi - prosegue -, i suoi insegnamenti e il suo grande amore per l'opera caritatevole che è stato chiamato a svolgere e che ha svolto sempre con passione. Nei tanti anni trascorsi a capo della Conferenza Episcopale Pugliese e al servizio del Salento, ha dato ed ha fatto tanto per la nostra Terra non solo diffondendo la parola di Dio, ma anche realizzando opere e progetti concreti".

"La sua scomparsa - precisa Palese - lascia un grande vuoto, ma anche un enorme patrimonio umano e religioso di cui il popolo salentino gli ha dato atto in vita e continuerà a dargli atto ricordandolo sempre con grande amore".

Taurino (Pd): "Un pastore eccezionale, dedito ai poveri"
Anche l'esponente del Pd salentino, Giuseppe Taurino, esprime la propria profonda tristezza per la morte dell'alto prelato, che "tanto ha dato al Salento": "In ricordo - spiega - di un pastore eccezionale che ha svolto la sua missione con amore verso i poveri e con dedizione alla chiesa, il mio ricordo per averlo conosciuto, rispettato ed amato".

Gabellone: "20 anni di risultati tangibili"
"La morte dell'Arcivescovo emerito di Lecce, Monsignor Cosmo Francesco Ruppi, addolora e colpisce nei sentimenti più profondi l'intera comunità della provincia di Lecce e l'amministrazione provinciale che in queste poche parole sento di rappresentare nella sua interezza": è il commento del presidente di Palazzo dei Celestini, Antonio Gabellone.

"Il mio ricordo va oggi a una persona forte, temprata dalla tenacia con cui ha guidato la Chiesa del Salento, in 20 anni di cammino spirituale dai risultati tangibili: la visita di Giovanni Paolo II nel Salento, l'inaugurazione della maestosa opera cristiana del ‘Nuovo Seminario Pastor Bonus', l'apertura di centinaia di chiese di culto, il recupero di altrettante chiese riconsegnate al prestigio artistico ed alla fede dei cristiani, la straordinaria opera di accoglienza e carità con cui questa terra ha aperto le braccia a chi soffre, a popoli a noi così vicini. Il mio ricordo, dunque, personale, da credente - conclude il presidente Gabellone -, va a una figura che ha lasciato un segno indelebile, nel cammino della Chiesa di Lecce e del Salento".

Fitto: "La sua opera non sarà dimenticata"
"Con la scomparsa di Monsignor Ruppi - afferma il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto -, la Chiesa pugliese perde una guida spirituale, un uomo di grande cuore, un servitore di Dio che ha dato tanto soprattutto alla comunità cattolica salentina, guidandola per oltre un ventennio. La sua intensa attività pastorale è stata testimonianza di una Chiesa militante, impegnata quotidianamente in tutti i settori della società civile e in ogni momento della vita pubblica".

"Quella di oggi è una giornata di dolore ancor più profondo per chi come me ha conosciuto Monsignor Ruppi ed ha avuto la possibilità di instaurare con lui un rapporto di leale e proficua collaborazione umana ed istituzionale. Non possiamo dimenticare, ad esempio, il suo grande impegno nell'emergenza migratoria che investì la Puglia dopo il 1989. Il dolore ed il vuoto di oggi - conclude il ministro -, sono colmati dalla certezza che la sua opera non potrà essere dimenticata".

Ugo Lisi: "Importante il suo ruolo civico"
"Lascia profondamente addolorati la notizia della scomparsa di monsignor Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo metropolita della città di Lecce - dichiara il parlamentare salentino di centrodestra Ugo Lisi -, per 20 anni. Di lui ricorderemo sempre non soltanto la guida pastorale ma anche e soprattutto il suo ruolo civico".

"Se il Salento - puntualizza Lisi - fu segnalato per ricevere il Premio Nobel per la pace lo si deve proprio a Monsignor Ruppi che, negli anni ‘90, si mise in prima linea allorquando ci fu da accogliere i migranti che provenivano dall'altra sponda dell'Adriatico. Personalità forte e tenace, ha lasciato un segno profondo nel nostro territorio che tutti ricorderemo sempre".

Congedo: "Se ne va un pezzo prezioso della storia del Salento"
"Con Monsignor Ruppi - dichiara Saverio Congedo - se ne va un pezzo prezioso della storia del Salento. Un infaticabile costruttore di Carità, un riferimento autorevolissimo, uno stimolo costante, un consigliere acuto, saggio e lungimirante per chiunque fosse al servizio della nostra terra, una fucina sempre operante di buone idee e di conseguenti opere".

"Se in questi decenni il Salento è cresciuto - prosegue - lo si deve anche al Suo prestigio ed alla Sua capacità di fare e di comunicare, che hanno contribuito fortemente a tenere accesa la luce sulla nostra Terra, a far conoscere la civiltà e l'umanità della nostra Gente, a farci crescere e migliorare. Non lo dimenticheremo".

Negro (Udc): "Un uomo della concretezza oltre la fede"
"Monsignor Ruppi è stato - sostiene Salvatore Negro, capogruppo Udc alla Regione Puglia -, l'uomo della concretezza oltre che della fede. Ci lascia un messaggio profondo di carità e tante opere realizzate in vent'anni di lavoro e sacrificio alla guida della Diocesi di Lecce e della Conferenza episcopale pugliese".

"Negli anni dei primi sbarchi di immigrati - ha ricordato Negro - si fece carico con grande sacrificio del problema dell'immigrazione, dei nuovi poveri che bussavano alle porte della nostra regione e che lui considerava la grande scelta della Chiesa. Furono anni di impegno e di sacrifici intensi per la Chiesa di Lecce ma anche di mortificazioni personali per mons. Ruppi, superate con la forza della fede. Ma dell'arcivescovo di Lecce ci restano anche tante opere come il nuovo seminario inaugurato nel '94 da Papa Giovanni Paolo II, il restauro di tante chiese del centro storico e l'inaugurazione di nuove parrocchie".

"Ho avuto la fortuna di incontrarlo più volte nel mio percorso politico - ha continuato il capogruppo Udc - di lui colpiva la determinazione e la forza morale. Sapeva dialogare con il mondo politico guardando alle persone che aveva di fronte più che al colore del partito di appartenenza; esortava tutti a lavorare insieme per la ripresa civile, morale e sociale della società, per costruire un futuro di solidarietà e di pace. Le sue parole erano sempre incisive e lasciavano un segno in chi lo aveva di fronte. Comunicava con i gesti e con lo sguardo prima ancora che con le parole. Di lui ci resta un ricordo affettuoso e un insegnamento umano e di fede profonda che porteremo sempre dentro di noi".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il ricordo dei politici: "Il Salento gli deve molto"

LeccePrima è in caricamento