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Cronaca Nardò

Nella Palude del Capitano gli agenti "pescano" una pistola. Rilevate alcune impronte

Nella Palude del Capitano, durante un'indagine mirata, gli agenti di polizia di Nardò hanno trovato un'arma ad aria compressa, perfetta riproduzione di una Smith & Wesson. Potrebbe essere stata impiegata in qualche recente azione criminale

NARDO’ – Davvero una pesca singolare, quella che hanno fatto gli agenti di polizia del commissariato di Nardò nelle acque della Palude del Capitano, all’interno del parco regionale di Porto Selvaggio: una pisola ad aria compressa, perfetta riproduzione di un modello reale.

Nella riserva naturale che sorge nel vasto territorio di Nardò, ovviamente, gli agenti non vi sono arrivati per caso, ma piuttosto nel corso di un’attività mirata d’indagine. Attività di cui non sono noti i dettagli specifici, ma che, comunque, riguarda episodi di criminalità registrati negli ultimi tempi nel circondario.

La pistola ad aria compressa è una replica di una Smith & Wesson calibro 9. Si trovava in mare, in un punto nei pressi della riva, a una profondità di circa 70 centimetri. Era dunque stata nascosta da qualcuno che forse non intendeva sbarazzarsene del tutto, ma, magari riutilizzarla in un secondo momento. E’, comunque, soltanto una delle ipotesi al vaglio.

Di certo, i poliziotti, coordinati dal vicequestore aggiunto Pantaleo Nicolì, stanno svolgendo riscontri ben precisi e approfondimenti di polizia giudiziaria, proprio per verificare se l’arma sia stata usata, ad esempio, in qualcuna delle più recenti rapine, comparandola con altre fonti di prova acquisite nel corso delle indagini. A tale proposito, utili potrebbero tornare le verifiche su alcune impronte digitali rilevate sulla pistola, operazione di cui si sta occupando la scientifica. 

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