Incendio Baia Verde: distrutto un ettaro di canneto
Gallipoli: nella tarda mattinata un incendio alimentato dal vento ha divorato la vegetazione nella zona sud della marina gallipolina. Nessun danno alle abitazioni. Intervento dei vigili del fuoco
Redazione
15 ottobre 2009 16:29
GALLIPOLI - Una cortina di fumo densa e scura si è levata nella tarda mattinata di oggi a ridosso della litoranea sud di Gallipoli, e precisamente nella zona della Baia Verde. Un violento incendio, le cui cause sono ancora da chiarire, ha interessato la vasta area di canneto che caratterizzata la zona retrostante la marina gallipolina e che si trova a poca distanza dalla complanare che immette sulla superstrada per Leuca.
Le fiamme hanno completamente distrutto circa un ettaro di piantagione di canneto selvatico, vegetazione che caratterizza quel lembo di terreno attraversato anche dalla ramificazione naturale del canale dei Samari, e che ora ha lasciato il posto ad un'ampia distesa di coltre nera e fuligginosa. Nessuna conseguenza per fortuna per le abitazioni (in questo periodo ormai quasi disabitate) che si affacciano sulla distesa di canneto e che lambiscono il terreno interessato dall'incendio.
L'incendio ha avuto vita facile perché alimentato dal vento che, seppur moderato da nord est, ha contribuito ad amplificare la loro fame distruttiva. Fiamme alte che hanno arso le piante di canneto notevolmente "cresciute" nel terreno acquitrinoso e qualche arbusto di pino e che hanno fatto temere il peggio.
Solo l'intervento tempestivo di diverse squadre dei vigili del fuoco, provenienti dai distaccamenti di Gallipoli e di Ugento, ma anche dal Comando provinciale di Lecce, ha consentito di circoscrivere l'incendio prima che le fiamme minacciassero seriamente le numerose abitazioni intorno, e quindi di spegnerlo definitivamente. Ora la zona adiacente la bretella di collegamento della litoranea sud di Gallipoli (utilizzata nel periodo estivo per convogliare il traffico di rientro dalla Baia Verde verso la città) si presenta completamente arsa e fumosa: la fuliggine ha investito anche le strade e i cortili delle villette adiacenti, ma come detto non si registrano danni a cose o persone. Restano i dubbi sull'origine dell'incendio atteso che questo periodo, e le particolari condizioni atmosferiche di oggi, farebbero escludere fenomeni di autocombustione. Si propende per la causa accidentale.
Le fiamme hanno completamente distrutto circa un ettaro di piantagione di canneto selvatico, vegetazione che caratterizza quel lembo di terreno attraversato anche dalla ramificazione naturale del canale dei Samari, e che ora ha lasciato il posto ad un'ampia distesa di coltre nera e fuligginosa. Nessuna conseguenza per fortuna per le abitazioni (in questo periodo ormai quasi disabitate) che si affacciano sulla distesa di canneto e che lambiscono il terreno interessato dall'incendio.
L'incendio ha avuto vita facile perché alimentato dal vento che, seppur moderato da nord est, ha contribuito ad amplificare la loro fame distruttiva. Fiamme alte che hanno arso le piante di canneto notevolmente "cresciute" nel terreno acquitrinoso e qualche arbusto di pino e che hanno fatto temere il peggio.
Solo l'intervento tempestivo di diverse squadre dei vigili del fuoco, provenienti dai distaccamenti di Gallipoli e di Ugento, ma anche dal Comando provinciale di Lecce, ha consentito di circoscrivere l'incendio prima che le fiamme minacciassero seriamente le numerose abitazioni intorno, e quindi di spegnerlo definitivamente. Ora la zona adiacente la bretella di collegamento della litoranea sud di Gallipoli (utilizzata nel periodo estivo per convogliare il traffico di rientro dalla Baia Verde verso la città) si presenta completamente arsa e fumosa: la fuliggine ha investito anche le strade e i cortili delle villette adiacenti, ma come detto non si registrano danni a cose o persone. Restano i dubbi sull'origine dell'incendio atteso che questo periodo, e le particolari condizioni atmosferiche di oggi, farebbero escludere fenomeni di autocombustione. Si propende per la causa accidentale.
Redazione
15 ottobre 2009 16:29
