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Cronaca Racale

Imprenditore trovato ferito, si fa strada l’ipotesi di un tentato suicidio

Il 32enne di Racale, ricoverato da domenica scorsa al "Vito Fazzi" di Lecce in gravi condizioni, potrebbe essersi lanciato da una finestra. Il suo corpo è stato ritrovato nei pressi dell'abitazione, sulla via che conduce ad Alliste, in corrispondenza di una finestra

RACALE – Potrebbe essersi trattato di un tentato suicidio. A restare stazionarie non sono soltanto le condizioni cliniche di Luigi Antonio Salento, il 32enne di Racale ricoverato in gravi condizioni da domenica scorsa presso il reparto di Neurochirurgia dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. L’incertezza aleggia, infatti, anche sulle motivazioni dell’episodio accaduto nei pressi dell’abitazione dell’uomo, sulla via che congiunge il suo recente comune di residenza ad Alliste. Una strada di campagna, piuttosto isolata, nella quale il giovane imprenditore si è trasferito  da quando ha lasciato Presicce dove ha vissuto per diversi anni. Non è dato sapere se abitasse da solo o in condivisione con un coinquilino.

Il suo corpo è stato trovato proprio sotto casa, in corrispondenza di una finestra. I traumi e le numerose lesioni su tutto il corpo, gli sono costati  il trasporto d’urgenza presso il nosocomio del capoluogo salentino, dove è tuttora tenuto sotto costante monitoraggio da parte del personale medico. Ha riportato un trauma cranico e una conseguente emorragia cerebrale, oltre che ad alcune fratture, tra cui quelle al femore e al bacino.

I carabinieri della compagnia di Casarano, coordinati dal capitano Aniello Mattera, hanno avviato le indagini, sospettando, in un primo momento, si potesse trattare di un pestaggio o di un investimento da parte di un automobilista. Nel corso delle ore, tuttavia, alcune delle ipotesi investigative si sono sgonfiate. Escluse le possibilità di un incidente stradale e di un’aggressione, i militari dell’Arma hanno preso in considerazione anche l’eventualità di una caduta. Plausibile, nello specifico, che Salento si sia volutamente lanciato nel vuoto dalla finestra della sua abitazione, forse a seguito di dissidi di natura personale. Meno probabile che la vittima sia precipiata a seguito del gesto di qualcuno dal momento che in casa, al momento dell'accaduto, non c'era nessuno.

Non sembrerebbe esserci, al momento, nessun coinvolgimento  della vicenda con la vita professionale del 32enne. Dopo aver lavorato per diverso tempo come dipendente di una ditta specializzata in videogiochi del luogo, appartenente a Salvatore De Lorenzis, si era messo in proprio, fondando la “Salento Slot”.

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