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Cronaca

Escort e inchieste, prima udienza. Laudati accusato di abuso e favoreggiamento

Si è aperto questa mattina il procedimento nei confronti dell'ex procuratore di Bari. L'accusa per il magistrato di origini campane è quella di aver ostacolato le indagini sul presunto giro di escort, ingaggiate dall'imprenditore Tarantini per l'ex premier Berlusconi

LECCE – Si è aperto oggi, dinanzi ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce (presieduta da Roberto Tanisi), con la costituzione delle parti civili e le cosiddette eccezioni preliminari il processo nei confronti dell'ex procuratore di Bari Antonio Laudati (attualmente sostituto procuratore generale a Roma). Abuso d’ufficio e favoreggiamento personale le accuse ipotizzate nei confronti del magistrato di origini campane. A giudizio sono finiti anche sei giornalisti accusati di diffamazione nei confronti dello stesso Laudati.

Si son costituiti parte civile con l’Avvocatura di Stato, rappresentata dall’avocato Fernando Musio, la presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero della Giustizia, per i presunti danni che sarebbero stati causati dalle disfunzioni derivanti dall'operato di Laudati. Parte civile anche gli ex sostituti procuratore della Repubblica di Bari (ora alla procura generale) Giuseppe Scelsi e Desiree Di Geronimo (candidato sindaco a Bari). Per quest’ultima la costituzione è stata limitata al solo reato di abuso d'ufficio.

La difesa di Laudati ha chiesto di separare in due tronconi i processi riguardante l’ex procuratore di Bari e quello dei giornalisti (per cui nel caso sarebbe stato competente il giudice monocratico), e di considerare non utilizzabili i verbali in cui Scelsi era stato sentito non come indagato. Eccezioni respinte dalla corte.

Secondo quanto sostenuto dal procuratore di Lecce Cataldo Motta e dall'aggiunto Antonio De Donno (presenti oggi in aula), Laudati avrebbe cercato di ostacolare le inchieste della Procura di Bari sul presunto giro di escort che l’imprenditore Giampaolo Tarantini avrebbe condotto nelle residenze dell'ex premier Silvio Berlusconi. L’ex numero uno della Procura barese avrebbe anche assegnato un'indagine parallela per controllare il lavoro dei colleghi. Da qui le accuse di abuso d’ufficio e favoreggiamento personale nei confronti di Tarantini.

A dare avvio all’inchiesta alcuni esposti presentati anche dall’ex pm barese Giuseppe Scelsi, un altro degli imputati. Scelsi sarà giudicato con il rito abbreviato. Il presunto tentativo “d’insabbiamento” ad opera di Laudati, era poi finito all’attenzione della Procura di Napoli, che nel frattempo conduceva un’altra inchiesta su un presunto tentativo di estorsione all’ex premier Berlusconi. 

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