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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

"Istruzione pubblica senza volto": protesta in piazza

A Lecce come in altre 50 città il corteo con studenti, docenti, delegazioni universitarie e sindacali. Un migliaio gli aderenti che hanno sfilato per i viali della città. Momenti di tensione in Ateneo

LECCE - Ottocento secondo al Questura di Lecce, forse un migliaio, secondo gli organizzatori, gli studenti di vario ordine e grado aderenti alle sigle e movimenti studenteschi che questa mattina hanno manifestato in corteo nel capoluogo salentino, come più o meno è successo nelle altre città italiane, contro la riforma del ministro Gelmini.

"Gelmini taglia il tuo stipendio non la scuola"; "La cultura non si riforma"; "L'obbligo di imparare aliena il gusto di creare"; "Contro l'impoverimento culturale lotta sociale". E' quel che recitano alcuni dei numerosi striscioni esibiti dagli studenti. Ma, la protesta, ovviamente, non è solo loro. "Scuola in lutto" i cartelli dei docenti di ruolo e precari, con i primi che hanno "saltato" la prima ora di lezione per aderire alla manifestazione. L'ora di sciopero, infatti, è stata indetta anche dalla Flc-Cgil, Unicobas, le sigle che manifestano insieme agli studenti e ai coordinamenti dei precari di tutta Italia.

Il corteo si è mosso intorno alle 9.30 dal piazzale antistante la stazione di Lecce, per proseguire lungo viale Oronzo Quarta, viale Gallipoli e viale dell'Università. E in Ateneo la manifestazione continua con l'assemblea a cui parteciperanno studenti della scuola e dell'università, docenti e ricercatori.

Studenti in corteo dei licei leccesi, Banzi, Virgilio, De Giorgi, dell'Istituto tecnico Fermi. La mobilitazione avrebbe coinvolto un'alta percentuale di studenti. Al liceo classico Palmieri, per esempio, secondo quanto dichiarato dal preside Umberto Mazzotta, l'84 per cento degli studenti non ha seguito le lezioni. Giunte in città anche le rappresentanze dei licei Capece di Maglie, Galileo Galilei di Nardò, liceo Colombo e Itis di Galatina.

Tensione in Ateneo all'inizio dell'assemblea

Al termine del corteo i manifestanti si sono ritrovati nell'aula magna del "Codacci Pisanelli" per discutere nel merito i contenuti della protesta. Ma, poco prima dell'avvio degli interventi, un gruppetto di studenti ha protestato a gran voce, per sollecitare gli organizzatori della manifestazione ad una forma di lotta più incisiva e che non si limitasse solo alla giornata odierna.

Si sono verificati attimi di tensione. Dopo i tentativi di chiarimento sui punti di divergenza che riguardano essenzialmente le modalità del confronto con il ministro Gelmini e la sua riforma, l'assemblea è poi iniziata con qualche difficoltà.

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