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Cronaca Centro / Via Guglielmo Oberdan

Ladri trovano ori dietro zoccolo della cucina. Forse col metal detector

Il nascondiglio sembrava perfetto. Eppure i malviventi sono riusciti a individuarlo. Forse usando un rilevatore palmare. Il danno intorno ai 10mila euro. Le vittime, commercianti

LECCE – Tornare a casa e ritrovarla a soqquadro. Un incubo già vissuto da tanti, un’esperienza che non si augura nemmeno al peggior nemico. Se poi si scopre che persino il nascondiglio perfetto, così perfetto non era, al danno si unisce la rabbia. Possibile che questi topi d’appartamento siano così scaltri?

Possibile.

E, infatti, una coppia di commercianti leccesi, marito e moglie, deve aver vissuto con puro senso di disorientamento la scoperta dell’intrusione dei ladri. Sono riusciti a trovare gli oggetti preziosi cercando in un luogo impensabile ai più: dietro allo zoccolo della cucina. Che non ci sia nulla di veramente nuovo sotto il cielo di Lecce, è assodato. I furti nelle case sono di una tale consuetudine da essere svalutati pure nelle cronache. Opera di malviventi che spesso rastrellano interi rioni, prima di cambiare zona.

In realtà, se ne parla sempre troppo poco. Ed è bene sapere che non passa giorno senza che si aggirino bande dotate di ogni sorta di attrezzo. Forse, anche di metal detector palmari, facilmente reperibili sul mercato e piuttosto affidabili. Conoscere le loro tattiche può mettere al riparo da brutte sorprese.  

E’ più che possibile, dunque, che un rilevatore di metalli sia stato usato ieri in un appartamento di via Oberdan, nel pieno centro della città. I proprietari di casa, infatti, avevano celato ori, monili e soldi in contanti, non nella classica cassaforte, ma in un punto in cui difficilmente verrebbe in mente a qualcuno di sondare: dietro a quel pannello in basso, nelle cucine, che va ovviamente smontato.

Spesso nei furti in abitazioni, quando i ladri vanno a colpo sicuro, si sospetta della complicità di qualche ex colf. Non sono mancati casi in cui le forze dell’ordine abbiano effettivamente comprovato una compartecipazione di domestici infidi. Impossibile in questo caso, però, essendo mancata da sempre una figura simile in casa.

Aspetto rilevante, anche questo un dejà vu, la sensazione di essere stati oggetto di studio. I ladri sapevano quando fare irruzione nell’appartamento, al secondo piano di uno dei tanti palazzi di via Oberdan. Facile ipotizzare che conoscessero gli orari di uscita e rientro.

Alle 9, dunque, i proprietari erano già fuori come ogni giorno per aprire il negozio in un’altra zona del centro cittadino. Poco dopo le 13,30 il rientro per il pranzo, prima della riapertura pomeridiana. Ed è stato a quell’ora che hanno fatto la scoperta. Il portone di casa era stato letteralmente scardinato. L'hanno trovato spalancato, con la serratura forzata. I malviventi, una volta dentro, hanno rovistato in tutte le stanze, spalancando cassetti di mobili e sportelli di armadi. Non c’erano oggetti particolarmente preziosi, in giro,tranne alcuni gioielli per circa 8-10 mila euro e diverse banconote in contanti per 2mila euro. Tutto, ocme detto, celato in quel nascondiglio.

Di solito i predoni che non hanno un piano ben preciso e che non conoscono le abitudini dei proprietari, si fiondano subito nelle camere da letto e non sempre rovistano in tutta l’abitazione, perché temono di non averne il tempo materiale. E non è comunque la cucina fra gli ambienti di prima scelta sui quali concentrarsi.

In questo caso, però, non solo è plausibile che conoscessero l’orario di ritorno, per lavorare in tutta tranquillità potendo infilare le mani ovunque, ma che abbiano anche usato il rilevatore per scovare il nascondiglio. Apparecchi buoni riescono a individuare metalli anche dietro alle pareti. E alle vittime, così, non è toccato altro da fare che chiamare i carabinieri e sporgere denuncia.

Piccola, ma non irrilevante, annotazione finale: proprio in via Oberdan, ai primi del mese scorso, si è consumato un altro furto, e anche più ingente. La notte fra il 5 e il 6, i malviventi hanno fatto irruzione in un altro appartamento, portando via fucili e argenteria per circa 100mila euro. Occhi aperti in zona, allora, rispetto ad auto e soggetti che possano apparire sospetti e furtivi nei movimenti.

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