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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Laforgia: "Per lo striscione bisognava avvisare prima"

All'indomani dell'azione dimostrativa nei pressi dell'Università, il magnifico rettore ribadisce: "Non ero al corrente di un'azione dimostrativa. La protesta è un diritto ma da dichiarare in anticipo"

"Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa sulla dimostrazione di alcuni studenti durante l'inaugurazione dell'anno accademico, devo precisare che né io né la mia segreteria eravamo al corrente di un'azione dimostrativa organizzata dall'Udu con apposizione di uno striscione a supporto del mio intervento e che prima che cominciasse la cerimonia non avevo permesso agli studenti di portare una bara all'interno del Centro Congressi lasciando, invece, che fosse esposta all'esterno dell'edificio, in un luogo di massima visibilità". All'indomani dell'infuocata polemica sulla protesta stoppata dalla polizia, nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università del Salento, il magnifico rettore Domenico Laforgia rilascia una comunicazione scritta e ufficiale sulla sua versione dei fatti. Il caso ha fatto discutere anche per via dell'incomprensione nata sull'arrivo delle forze dell'ordine, con il questore Vittorio Rochira che ha personalmente giustificato l'intervento proprio su richiesta di Laforgia.

"Se fossi stato informato in anticipo avrei sicuramente autorizzato l'apposizione dello striscione fin dal mattino per evitare interruzioni durante la cerimonia", aggiunge Laforgia, dopo i fatti che si sono consumati nel plesso dell'Ecotekne, sulla via per Monteroni di Lecce. "Resta un insegnamento per tutti - prosegue nella sua dichiarazione -: le manifestazioni di protesta sono diritto di tutti ma devono essere dichiarate in anticipo con il giusto dettaglio in special modo in consessi a cui partecipano autorità e personalità politiche. Purtroppo la pseudo contestazione - aggiunge e sottolinea -, diretta non alla mia gestione ma alle posizioni del Governo, ha focalizzato l'attenzione della stampa in modo prevalente soffocando tutte le considerazioni importanti e le riflessioni emerse durante il mio discorso sulla condizione e sul futuro dell'Università senza peraltro rappresentare le giuste istanze degli studenti".

All'esterno della struttura, tanta disapprovazione. Gli universitari, ieri, sono stati fatti entrare, ma senza portarsi dietro la cassa da morto preparata ad arte. All'interno, mentre si stava svolgendo la manifestazione, il tentativo di srotolare uno striscione con la scritta: "Vogliamo laurearci pubblicamente". Ed è così che è arrivato l'intervento della polizia. Tutto, però, si è limitato a qualche spintone e ad un po' di parapiglia.

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