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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Carmiano

Droga, incendi di auto, ordigni e colpi d'arma. Inchiesta della Dda: blitz all’alba, 37 arrestati

Carmiano e altri comuni del nord Salento, ma anche Lecce e Monteroni. In quest'area si sono incentrati gli accertamenti dei carabinieri della compagnia di Campi Salentina. Alle prime ore del giorno eseguite numerose ordinanze di custodia cautelare, fra vecchi e nuovi nomi della criminalità locale

LECCE – Un clan spregiudicato e pericoloso che avrebbe realizzato armi persino dagli oggetti di uso quotidiano, come le penne. Lecce, Carmiano, Veglie, Leverano, Porto Cesareo, Novoli, Monteroni di Lecce: questi i comuni sui quali si è incentrata un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo salentino.

Trentasette gli indagati (28 in carcere e nove ai domiciliari), in un’indagine portata avanti dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Campi Salentina. Terminati gli accertamenti, alle prime ore di questa mattina è scattato il blitz dei carabinieri del comando provinciale di Lecce, denominato “Stealth”, con l’esecuzione di numerose ordinanze di custodia cautelare in collaborazione con lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, col Nucleo cinofili di Bari e il Nucleo Elicotteri di Bari-Palese.

Gli indagati, fra vecchi e nuovi nomi della criminalità locale, rispondono a vario titolo di associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e da guerra, ordigni ad alto potenziale esplosivo, estorsione, danneggiamento a seguito di incendi, tutti aggravati dal metodo mafioso. Al vertice di questo sodalizio è indicato Fernando Nocera, ritenuto il referente del clan Tornese.

Custodia cautelare in carcere: i nomi

La detenzione cautelare in carcere è stata disposta per: Fernando Nocera, detto “Zio” o “Vecchio”, 67 anni, residente a Lecce; Evelina Nocera, 70 anni, domiciliata a Lecce; Caterina Bisconti, 42 anni, residente a Magliano; Amalia Cadavero, 37 anni, residente a Veglie; Valentino Cadavero, 35 anni, residente a Veglie; Giorgio Centonze, 43 anni, residente a Carmiano; Gianluca Cirfeta, detto “Gianni Bianca”, 47 anni, residente a Veglie; Stefano Ciurlia, 53 anni, residente a Lecce; Simone Coppola, detto “Simonetta”, 22 anni, residente a Carmiano; Stefano Coppola, 43 anni, residente a Carmiano; Giuliana Cuna, 49 anni, residente a Monteroni di Lecce;  Antonio D’Agostino detto “Tony” e “Caramella”, 51 anni, residente a Monteroni di Lecce; Alessio De Mitri, 34 anni, residente a Carmiano; Damiano De Pascalis, detto “zio Billy”, 56 anni, residente a Magliano; Marcello Fella, 63 anni, residente a Carmiano; Vito Giancane, 34 anni, residente a Monteroni di Lecce;  Alberto Maldarella, 48 anni, residente a Novoli;  Pierpaolo Panarese, 40 anni, residente a Lecce; Fabrizio Panzanaro, 53 anni, residente a Veglie; Giovanni Perrone, detto “Terremoto”, 56 anni, domiciliato a Guagnano; Salvatore Perrone, detto “Friculino”, 57 anni, residente a  Trepuzzi; Antonio Pezzuto, detto “Mendularo”, 42 anni, residente a Carmiano; Andrea Podo, 46 anni, residente a Lecce; Giovanni Saponaro, 55 anni, residente a Veglie; Maicol Screti, 27 anni, residente a Trepuzzi; Gabriele Tarantino, 44 anni, domiciliato a Monteroni di Lecce; Daniele Vitale, 39 anni, domiciliato a Trepuzzi; Antonio Ezio Vitale, detto “Saracino”, 64 anni, domiciliato a Novoli.

In nove ai domiciliari

Il giudice per le indagini preliminari ha invece stabilito la detenzione in regime di arresti domiciliari per: Mirko Attanasio, detto “Scarpuzza”, 29 anni, residente a Carmiano; Luca Carogiulo, detto “Sughetto”, 25 anni, residente a Carmiano; Giammarco Zecca, detto “Baida”, 22 anni, residente a Leverano; Cosima Lupo, detta “Mimina” o “Mimma”, 46 anni, residente a Veglie; Daiana Coppola, 22 anni, residente a Magliano; Andrea Carogiuli, 47 anni, residente a Carmiano; Marco Matino, detto “Mattone”, 40 anni, residente a Leverano; Cristian Stella, 28 anni, residente a Lecce; Fabio Felicioni, 38 anni, residente a Lecce. Va notato che per Maicol Screti, 27 anni, residente a Trepuzzi è stata chiesta dal pubblico ministero sia la misura cautelare in carcere, che è stata quella applicata, in relazione alla presunta associazione mafiosa, sia quella dei domiciliari per altri reati che sarà eseguita solo se verrà meno il legame associativo.

Due anni e mezzo di indagini

L’attività investigativa ha avuto inizio nel mese di dicembre 2020 ed è durata fino allo scorso giugno. Ha consentito di acquisire un quadro indiziario a carico degli indagati, uniti da un sodalizio mafioso nonostante, in tanti, fossero già ai domiciliari. La misura restrittiva non ha impedito loro di portare avanti le attività di spaccio del territorio, anche tramite atti intimidatori ed estorsivi a base di esplosivo e di raid incendiari.

Almeno 26, infatti, i roghi dolosi accertati durante le indagini della Dda, ai danni di altrettanti esercizi commerciali, autovetture, cantieri, abitazioni e un’azienda agricola: quest’ultima si è vista dare alle fiamme diversi escavatori, per un danno di svariate migliaia di euro. Tra gli incendi anche quello di ben cinque veicoli di una società locale operante nel settore pubblicitario.

Il video: l'operazione eseguita dai carabinieri all'alba

Sono inoltre emersi episodi relativi ai danneggiamenti tramite colpi d’arma da fuoco, indirizzati a immobili e persino l’esplosione, dal potenziale mortale, di ordigni costruiti artigianalmente e fatti deflagrare all’esterno di alcuni b&b del luogo. Vista la capacità di assoggettamento e delle vittime da parte degli indagati, in molti casi non sarebbero state neppure formalizzate le denunce.

Le indagini, nel corso dei mesi, hanno portato a un totale di  20 arresti in flagranza di reato, 25 segnalazioni alla prefettura di Lecce per uso personale di sostanza stupefacente, al sequestro di oltre 30 chili di marijuana, due di cocaina, uno e mezzo di hashish e di una coltivazione illegale di 800 piante di cannabis indica nelle campagne di Novoli. Sigilli, inoltre, ad armi clandestine, fucili e a 20mila euro.

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