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Cronaca Mazzini / Via Don Luigi Sturzo

Diavolina per innescare rogo, tentano di distruggere l’autovettura di un pasticciere

L'incendio in piena mattinata in via Don Luigi Sturzo, nel centro di Lecce. Il veicolo del titolare de La dolce Arte. Sul posto vigili del fuoco e polizia per le indagini. E nel pomeriggio, Mercedes in fiamme mentre viaggiava in via Adriatica: il conducente in salvo

LECCE – Due autovetture in fiamme a Lecce nell’arco di poco più di un paio di ore l’una dall’altra. E in un caso, il primo, si tratterebbe di un evento di natura dolosa. Un episodio che colpisce in modo particolare per la fascia oraria e il luogo in cui è avvenuto. Cioè in piena mattinata, verso le 10,30, in un punto trafficato del cuore cittadino e per giunta quasi di fronte all’attività commerciale stessa della vittima presa di mira, che era aperta e nel pieno dell’attività.

Erano circa le 10,30, infatti, quando nella zona centrale di via Don Luigi Sturzo, quella dove vi è la massima concentrazione di attività commerciali della strada, ha iniziato a sollevarsi del fumo. E c’è voluto poco per capire che stava andando a fuoco una Renault Kadjar. L’auto, del pasticciere leccese Piero Capilungo, il cui esercizio commerciale – La dolce Arte – si trova al di sotto di un porticato.

Sono stati gli stessi lavoratori della pasticceria a correre immediatamente verso l’esterno, in direzione del marciapiede opposto, estintore alla mano, e a spegnere le fiamme prima che potessero avvolgere del tutto il veicolo.

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Quando una squadra di vigili del fuoco è arrivata sul posto, il rogo era già estinto. Il compito degli operatori, a quel punto, bonificare l’area e, soprattutto, accertare le cause. E in breve s’è capito che qualcuno, poco prima, aveva innescato l'incendio usando la classica “diavolina”.

Non c’è altra spiegazione, considerando che le fiamme sono partite dal basso, attecchendo sulla ruota anteriore destra e danneggiando il paraurti. Ma se il danno è stato contenuto, il fatto appare molto grave per la spregiudicatezza con cui ha agito chi ha deciso di mettere in atto quella che appare una vera e propria intimidazione. Di quelle che, solitamente, si consumano nel cuore della notte.

Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia delle volanti che hanno richiesto l’intervento della scientifica. In tutta la zona non mancano di certo le telecamere e ora la speranza è che proprio qualcuna di queste possa aver immortalato il volto dell’autore del danneggiamento. Le indagini sono ora in mano alla squadra mobile.

Fumo dal motore, poi le fiamme

Risale alle 15 circa, invece, un secondo intervento, più di routine, ma non meno preoccupante come dinamica, perché se il conducente non fosse uscito subito dall’abitacolo, alle prime avvisaglie di un problema, avrebbe rischiato di rimanere intrappolato tra le fiamme.

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Ad andare a fuoco è stata una Mercedes modello Classe A. Chi era alla guida, all’improvviso, mentre viaggiava lungo via Adriatica, si è accorto del fatto che stesse fuoriuscendo fumo dal vano motore. Così, ha subito arrestato la marcia e ha chiesto aiuto sui numeri d’emergenza. Sul posto è arrivata poco dopo una squadra di vigili del fuoco che ha spento le fiamme. Il veicolo è andato completamente distrutto.

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