Processo agli ultras, chiesti quasi 71 anni di carcere per diciassette
In sedici casi è stata invocata l'assoluzione. Le indagini nacquero nel 2008, quando scattarono anche quattordici arresti
LECCE – Quasi 71 anni di carcere sono stati invocati, in totale, per diciassette sostenitori del Lecce, nel processo agli ultras giallorossi scaturito da un’inchiesta avviata nella primavera del 2008 dalla Digos e che a suo tempo culminò anche in quattordici ordinanze di custodia cautelare, oltre a svariati altri indagati a piede libero. Le accuse, per associazione a delinquere e altri reati, sono state formulate dal procuratore aggiunto Ennio Cillo, che ha invocato anche sedici assoluzioni, fra capi d’imputazione andati in prescrizione e altri per i quali vi sono insufficienza di prove o insussistenza di reati.
I diciassette che rischiano la condanna
Nella sua requisitoria, l’accusa ha chiesto una condanne a 7 anni per Salvatore De Matteis, 38enne di Lecce; a 6 anni e 6 mesi per Andrea De Mitri, 41enne di Lecce; 3 anni e 6 mesi per Stefano Chironi, 36enne di Lecce; 3 anni e 4 mesi per Cristian Grieco, 42enne di Lecce; 4 anni e 6 mesi per Alberto Pino, 62enne di Lecce; 4 anni per Leo De Matteis, 36enne di Lecce; 3 anni e 8 mesi per Simone De Mitri, 37enne di Surbo; 3 anni e 6 mesi per Marcello Santopietro, 41enne di Lecce; 3 anni e 8 mesi per Vito Cristian Baglivo, 42enne di Lecce; 3 anni e 8 mesi per Alessandro Bosco, 33ene di Lecce; 1 anno e 6 mesi per Andrea Capasa, 32enne di Lecce; 4 anni e 8 mesi per Marco Falbo, 28enne di Lecce; 3 anni e 8 mesi per Giuseppe Feudo, 46enne di Lecce; 5 anni e 6 mesi per Marcello Impellizzeri, 28enne di Lecce; 4 anni e 6 mesi per Antonio Peciccia, 31enne di Lecce; 5 anni per Juri Zecca, 24enne di Lecce; 1 anno e 2 mesi per Salvatore Polimeno, 27enne di Lecce.
Invocata l'assoluzione per sedici
Richiesta l’assoluzione, invece, per: Gaetano De Pascali, 28enne di Muro Leccese; Giampiero Greco, 33enne di Merine (Lizzanello); Gianluca Greco, 43enne di San Cesario di Lecce; Marco Malinconico, 31enne di Lecce; Stefano Melli, 42enne di Lecce; Marco Pennetta, 44enne di Lecce; Carmine Quarta, 32enne di Surbo; Antonio Paolo Rolli, 36enne di Leverano; Andrea Sammati, 44enne del rione Castromediano (Cavallino); Pier Vincenzo Spagnolo, 39enne di Campi Salentina; Claretta Pindinello, 30enne di Racale; Gianluca Leone, 44enne di Squinzano; Riccardo Signore, 24enne di Lecce; Giancarlo Vincenti e Massimiliano Vincenti, 32enni di Muro Leccese (gemelli); Luca Campilungo, 41enne di Carmiano.
I fatti sostanziali
Il blitz scattò a fine maggio del 2008. Molti tifosi furono accusati all’epoca di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di atti di violenza sia nei confronti sia delle forze dell'ordine, sia di tifoserie avversarie. In alcuni casi furono contestate pressioni ad altri tifosi e interferenze nell’organizzazione nell'attività del Lecce, anche con l’uso di petardi dentro e fuori lo stadio. L’indagine è andata avanti per anni, dopo il primo troncone, fino ad aggiungere nuovi indagati, anche se in molti casi le accuse si sono rivelate blande, in altri sono proprio decadute o i reati andati in prescrizione. Su metà, però, gli ultras sotto processo, restano diverse imputazioni e in alcuni casi con richieste anche pesanti.
Parola alla difesa nelle udienze del 12 e del 28 marzo. Del collegio difensivo fanno parte, fra gli altri, gli avvocati Francesco Calabro, Viola Messa, Giuseppe Milli, Carlo Sariconi, Francesco De Giorgi, Vincenzo de Benedittis, Massimo Zecca.