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Sabato, 27 Aprile 2024
Intervento provvidenziale / Lequile

Minaccia di lanciarsi dal ponte, carabinieri lo salvano afferrandolo per un braccio

È successo nei giorni scorsi ai margini della zona industriale di Lequile. I militari della Sezione radiomobile di Lecce sono arrivati sul posto dopo diverse telefonate di automobilisti in transito

LEQUILE – Sono arrivati sul posto nel giro di una manciata di minuti, a tutta velocità e a sirene spiegate e se l’intervento non fosse stato così tempestivo, forse quell’uomo avrebbe sul serio messo in atto il gesto tanto estremo, quanto plateale che stava meditando: lanciarsi da un cavalcavia.

Alla fine è stato salvato, ma perché afferrato in extremis da due carabinieri della Sezione radiomobile di Lecce qualche istante dopo aver scavalcato il guardrail del terrapieno, per dirigersi verso il punto più elevato. E se anche avesse solo inteso mettere in atto un gesto dimostrativo, questo si sarebbe comunque rivelato molto pericoloso, essendo sempre possibile una caduta accidentale.  

La vicenda risale alla mattina del 20 marzo scorso. Poco prima delle 9, presso i numeri d’emergenza sono arrivate diverse telefonate di automobilisti in transito su via Marconi, ai margini della zona industriale di Lequile, e tutte per segnalare la presenza di un uomo che aveva l’aria di volersi lanciare dal ponte che sovrasta la strada statale 101.  

La centrale operativa ha subito avvisato i carabinieri e un’auto di pattuglia si è diretta quanto più rapidamente possibile in zona. I militari, percorrendo la statale e arrivando da Lecce, hanno notato da lontano l’uomo, che poi si sarebbe scoperto essere un pensionato di 63 anni, accovacciato sul terrapieno.

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Sul punto del ponte sotto il quale passa la statale, ovviamente, oltre al guard-rail, vi è una recinzione metallica di protezione. Il 63enne, evidentemente, stava cercando di oltrepassarla passando dal terrapieno per ritrovarsi così davanti al vuoto, ma accortosi della gazzella in arrivo in sirena, ha cambiato improvvisamente lato, dirigendosi verso la parte opposta per ripetere l’identico copione. Pensava, forse, di non essere ancora stato notato. Ma nel frattempo i carabinieri avevano già svoltato allo svincolo, arrivando sopra il cavalcavia e, uscendo dall’abitacolo, sono riusciti ad afferrare l’uomo per un braccio e a farlo sedere sul guard-rail prima che riuscisse ad arrivare alle spalle della recinzione.

A quel punto, tranquillizzatolo, hanno cercato di parlargli per capire quali fossero le ragioni di fondo del disagio che stava provando. Ma era del tutto in stato confusionale tanto che, dopo l’arrivo del 118 e dell’automedica, è stata richiesta anche la consulenza immediata di uno psichiatra. Alla fine, il 63enne è stato ricoverato presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, per essere tenuto sotto osservazione. Vista la situazione e la scarsa lucidità manifestata in quel momento dal 63enne, si può dire che l’intervento dei carabinieri sia stata provvidenziale.

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