Vincitori e idonei del concorso per pulitori: nuova sollecitazione alle assunzioni dal sindacato
Settimane di proteste, confronti, lettere e tavoli Sepac, ma ancora nulla. Cobas Lecce torna con parole di amarezza sulle sorti degli aspiranti lavoratori e lavoratrici
LECCE – Se da un lato nella Asl di Lecce ci sono contratti a temine arrivati alla scadenza naturale per gli “ex oss declassati a pulitori”, dall’altro lato non trova pace la vicenda che ha coinvolto centinaia di padri e madri di famiglia, giovani e anche in età avanzata, che hanno partecipato al concorso per 159 pulitori/ausiliari di Sanità Service. Questa la premessa che apre la lettera inviata da Cobas ai vertici della sanità salentina e pugliese, dopo una serie di manifestazioni, sit-in e altre missive sullo stesso argomento: la rivendicazione del posto di lavoro ottenuto tramite concorso, ma mai concretizzatosi. I vincitori e gli idonei del concorso hanno infatti intrapreso da tempo una battaglia sindacale e si sono confrontati con la prefettura di Lecce, Regione Puglia, Asl di Lecce, Sanità Service e coi partecipanti ai Tavoli Sepac.
“Una graduatoria di 1700 persone idonee e titolate a svolgere le mansioni di pulitori e ausiliari che hanno superato un concorso pubblico ed una selezione per titoli. Soltanto le prime 49 unità hanno firmato il contatto e non è stata data attuazione neanche alla determina datata 11 aprile che avrebbe dovuto prevedere l’assunzione di ulteriori 60 persone a partire dal primo luglio, che hanno visto leso il proprio diritto all’assunzione giorno dopo giorno; che hanno visto altre figure professionali rivendicare il loro posto di lavoro con proroghe di contratti a tempo determinato”, rimarca il segretario provinciale dell’organizzazione sindacale Giuseppe Mancarella.
“Seppur è vero che vi è una nota indagine giudiziaria che ha visto nominare il medesimo concorso, di fatto non ci sono al momento indagati tra gli idonei in graduatoria e non è assolutamente corretto che chi ha superato un concorso con le sue uniche forze, investendo del proprio tempo, debba essere così gravemente prevaricato”.
“Stranamente ci sono ben sette sindacati a tutelare gli ex oss declassati a pulitori e assunti con una manifestazione di interesse per soli 36 unità in Sanità Service con contratto a tempo determinato scaduto e vedono partecipe a pieno titolo il favore della stampa. Dalle 36 unità iniziali sembra siano arrivati a quasi 100 unità assunte con contratto a tempo determinato di 5 mesi prorogabili ad ulteriori 5 mesi. Inspiegabilmente la stessa opportunità di lavoro in Sanitàservice non è stata offerta agli OSS idonei della graduatoria del Riuniti di Foggia che avevano prestato servizio in Asl di Lecce e che sono stati mandati a casa da ottobre 2021 ad aprile 2022. Sono gli stessi sindacati che sono rimasti in silenzio quando in Asl di Lecce non venivano rinnovati i circa 110 contratti di quattro mesi prorogati ad ulteriori quattro mesi agli oss idonei del concorso del Riuniti di Foggia”, concludono da Cobas nella nota.