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Cronaca

Gli attivisti di LeA contro gli atti vandalici: solidarietà all’esponente cattolico

L'associazione per i diritti delle coppie omosessuali, che il 7 aveva effettuato un presidio pacifico, condanna quanto accaduto all'esterno del luogo di culto e auspica che il lavoro di Digos e carabinieri possano risalire ai responsabili

LECCE – Con gli atti vandalici all’esterno della chiesa di San Giovanni Battista, gli attivisti di  LeALiberamente e Apertamente non hanno nulla a che vedere. L’associazione è intervenuta con una nota per condannare l’imbrattamento del volto di una madonna esposta all’esterno del luogo di culto e le scritte lasciate da mani ignote contro Alfredo Mantovano, esponente politico cattolico e tradizionalista, già sottosegretario agli Interni, che il 7 febbraio aveva partecipato ad una conferenza organizzata da Alleanza Cattolica, di cui è presidente, per parlare del ruolo della famiglia.

In quell’occasione si era reso necessario l’intervento del personale della Digos quando un gruppo di anarchici aveva cercato di introdursi nell’auditorium della chiesa, mentre all’esterno si svolgeva il presidio, autorizzato, di LeA che nelle scorse ore, quando si è compreso che le indagini su quanto scoperto questa mattina si sarebbero indirizzate anche nei confronti dell’associazione, ha voluto rendere pubblica la propria posizione: “Ci dispiace constatare  - è scritto nel comunicato - che il nostro presidio pacifico, svoltosi nel parco alle spalle della chiesa con le dovute autorizzazioni e sotto la supervisione costante delle forze dell'ordine, sia stato oggi definito come un ‘momento di tensione tra esponenti delle associazioni lgbt e dell'area antagonista’ con relativo intervento della polizia per ristabilire l'ordine pubblico”.

“Riteniamo – chiariscono gli attivisti per i diritti delle coppie omosessuali - che episodi di tale entità siano da condannare, e ribadiamo la nostra totale estraneità agli atti vandalici, che di certo non rientrano nel modus operandi della nostra associazione. Certi che il lavoro della Digos e dei carabinieri porterà a fare luce sull'accaduto, grazie anche al supporto delle telecamere della zona, ci mettiamo a disposizione per qualsivoglia collaborazione. Inoltre, al di là delle differenti ideologie di pensiero, esprimiamo la nostra solidarietà all'onorevole Mantovano”.

Il commento di Poli Bortone, Caroppo e Coppola

Sull’episodio è arrivato anche il commento di Adriana Poli Bortone, ex sindaco di Lecce e componente dell’Ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia:  “Mancavano solo le scritte blasfeme a sottolineare ancora di più il degrado di una città che si mostra quasi rinunciataria riguardo alla sicurezza e al rispetto della dignità dei cittadini e delle istituzioni. Auspichiamo una ferma presa di posizione e interventi adeguati da parte di tutti coloro che sono preposti a garantire questi elementi essenziali della vita quotidiana.”

Vicinanza umana e politica è stata espressa dal consigliere regionale del Nuovo Centro Destra, Andrea Caroppo: "Sono vicino ed esprimo tutta la mia solidarietà al parroco don Gerardo Ippolito con la sua comunità ed agli amici di Alleanza Cattolica - di cui l’onorevole Mantovano è autorevole esponente - meritoriamente impegnati insieme al comitato nazionale "Sì alla famiglia" nella promozione e nella difesa della famiglia naturale fondata sul matrimonio di cui parla la nostra Costituzione nonché del diritto di ogni bambino ad avere un papà e una mamma e degli stessi ad educare liberamente i loro figli senza subire l’indottrinamento di genere".

Per Fernando Coppola, vice presidente della Provincia di Lecce, "non è un problema di merito: è possibile opinare diversamente e dissentire da tutti e su tutto, ma è intollerabile esprimere il proprio punto di vista con azioni di disturbo, di guerriglia urbana, con atti di violenza e di oltraggio alla sensibilità degli altri concittadini: cose che a Lecce si stanno ripetendo con ormai troppa frequenza, complice forse anche un atteggiamento non sempre fermo da parte delle forze politiche. Per questo mi auguro che le istituzioni e il mondo della politica tutto - al di là delle posizioni di merito - non sottovalutino questi ennesimi episodi di intimidazione e di violenza esprimendo la propria solidarietà alla vittime di questo ennesimo attacco liberticida".

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