Luci rosse addio: night di scambisti non autorizzato

Addio notti erotiche. Il locale, dall'atmosfera decisamente calda, e dall'accoglienza che lo era ancor di più, chiude i battenti. Il picchiettio di tacchi a spillo che si muovono rapidi si disperde nella notte all'arrivo dei carabinieri, che per oltre una settimana prendono contatti, cercano informazioni attaccati fra telefono e web, in un'occasione fanno persino capolino fra le mura del tempio del sesso sotto copertura, alla ricerca di eventuali reati. Una messinscena alla quale partecipa anche una giornalista. E quando i militari della compagnia di Gallipoli ritengono di avere in mano materiale sufficiente per ripresentarsi, ma questa volta con mandato e tesserino alla mano, scoppia il putiferio. Quattro denunce, fra cui quella rifilata al gestore del locale, un 49enne di Sannicola, partito come imprenditore agricolo e trasformatosi in una sorta di piccolo Riccardo Schicchi del Salento (senza produzioni hard, magari, ma con un ricco bouquet di figliole intorno). Al limite del panico un giovane, che con una ventina di amici, capisce che la festa è finita nel peggiore dei modi. Quando l'Arma bussa alle porte, c'è un addio al celibato in corso, con un paio di intrattenitrici al seguito, una barese ed una lucana. Sono tutti intimi, ma non iscritti all'albo dei soci del circolo (perché è così che il locale si presenta). Il matrimonio è vicino ed aleggia il legittimo timore che la sposa subodori qualcosa, nel caso in cui la notizia venga diramata ai quattro venti. Ai carabinieri, agitato, chiede: "La notizia esce sui giornali o peggio in televisione?".

Sorge nell'entroterra fra Gallipoli e Sannicola questa sorta di santuario dedicato all'eros: serate a tema, spettacoli audaci, spogliarelli, lunghe gambe avvinghiate alle pertiche che si slanciano da terra fin sul soffitto per provocanti lap-dance, ma anche scambi di coppia per gli annoiati dal solito sesso a due. Un night club in piena regola, ma senza regole, secondo le accuse. "Esercizio di spettacoli ed intrattenimenti abusivi" e "somministrazione di cibi e bevande senza la prescritta autorizzazione sanitaria" sono i capi d'imputazione. Nel locale all'aperto anche una piscina, per sbollire gli animi o, chissà, magari all'opposto, per riscaldarli con stravaganti giochini acquatici. I militari hanno dovuto effettuare un sopralluogo la sera prima del blitz, per conoscere l'esatta posizione e la mappa del night club, che non veniva rivelata per telefono dal gestore. Una volta giunti sul posto, si sono trovati di fronte ad un'organizzazione ben strutturata che contemplava la presenza di buttafuori, sicurezza, privé. Tutto per tutti i gusti, compresi omosessuali e naturisti.

Le attività avvenivano sostanzialmente 24 ore su 24: di giorno l'area della piscina era riservata ai nudisti, di notte nel locale prendeva piede la trasgressione allo stato brado. Sembra che fosse frequentato perlopiù da coppie baresi, insieme a single salentini. Per l'accesso, da single, il costo era di 90 euro. Per le coppie prezzi ridotti, da versare per l'accesso al tesseramento ad una società per il sesso libero. I carabinieri sono giunti sulle tracce del club tramite un sito Internet e gli annunci
pubblicati sui principali quotidiani locali. Le classiche inserzioni che pubblicizzavano spettacoli e prestazioni hard. Si tratta si una struttura suddivisa in vari ambienti riservati, con prive' oscurati per momenti di intimità, ma a quanto pare senza concessioni ed agibilità. Stessa cose per la somministrazione di bevande e cibi: nessuna autorizzazioni sanitaria. I giovani fermati per un controllo hanno affermato di volersi solo divertire, e per questo di aver concordato la serata con il gestore, senza però sapere dei presunti casi di abusivismo.