Luogo fatiscente, tonnellata di pesticidi sequestrati
Il controllo dei Nas in un deposito che sorge di fronte alla ditta autorizzata, a Corigliano. Assenza di requisiti minini: pavimento in cemento ruvido, pareti non trattate con vernice idrorepellente
Redazione
18 maggio 2011 10:05
CORIGLIANO D'OTRANTO - Oltre una tonnellata di prodotti fitosanitari per l'agricoltura sono stati sequestrati dai carabinieri nel Nucleo antisofisticazioni di Lecce, perché custoditi in un ambiente assolutamente non idoneo, rispetto alle caratteristiche minime stabilite da una circolare del ministero della Salute del 30 aprile 1993 . Si tratta di sostanze appartenenti a varie classi tossicologiche, utilizzati contro malattie e parassiti che infestano le piante.
L'operazione è stata svolta nell'ambito del piano di controllo nazionale disposto dal comando superiore dei carabinieri, per la tutela della salute, ed ha riguardato, nello specifico, una rivendita dei prodotti per l'agricoltura di cui titolare è un 37enne di Corigliano d'Otranto. I controlli fiscali non hanno fatto rilevare infrazioni di alcun tipo, ma il problema è sorto quando, ispezionando un magazzino che sorge di fronte alla ditta, sulla parte opposta della strada, i carabinieri hanno trovato mille e 327 chilogrammi di antiparassitari agricoli, per un valore di circa 20mila euro, in locali ritenuti non idonei.
Per essere a norma, gli ambienti non devono avere pavimenti e murature porosi, in grado di assorbire i pesticidi, rischiando di disperderli in ambiente in maniera incontrollata, qualora vi fosse una fuoriuscita, più un'adeguata areazione. Nel deposito in questione, le pareti, non solo non erano trattate con vernici idrorepellenti, ma, addirittura, si presentavano, in alcuni punti, prive d'intonaco. Mentre il pavimento era di cemento ruvido. Per ottenere il dissequestro, il titolare dell'attività deve dimostrare di poter disporre di un deposito adeguato in cui custodire la merce.
L'operazione è stata svolta nell'ambito del piano di controllo nazionale disposto dal comando superiore dei carabinieri, per la tutela della salute, ed ha riguardato, nello specifico, una rivendita dei prodotti per l'agricoltura di cui titolare è un 37enne di Corigliano d'Otranto. I controlli fiscali non hanno fatto rilevare infrazioni di alcun tipo, ma il problema è sorto quando, ispezionando un magazzino che sorge di fronte alla ditta, sulla parte opposta della strada, i carabinieri hanno trovato mille e 327 chilogrammi di antiparassitari agricoli, per un valore di circa 20mila euro, in locali ritenuti non idonei.
Per essere a norma, gli ambienti non devono avere pavimenti e murature porosi, in grado di assorbire i pesticidi, rischiando di disperderli in ambiente in maniera incontrollata, qualora vi fosse una fuoriuscita, più un'adeguata areazione. Nel deposito in questione, le pareti, non solo non erano trattate con vernici idrorepellenti, ma, addirittura, si presentavano, in alcuni punti, prive d'intonaco. Mentre il pavimento era di cemento ruvido. Per ottenere il dissequestro, il titolare dell'attività deve dimostrare di poter disporre di un deposito adeguato in cui custodire la merce.
Redazione
18 maggio 2011 10:05
