MARITO, MOGLIE E FRATELLO ABUSano di 28enne INVALIDA
Lei, 28 anni, invalida civile lui, 31 anni, suo cognato, marito della sorella. L'avrebbe violentata, approfittando del fatto che la giovane viveva con loro. Per loro l'accusa è di violenza sessuale
Redazione
18 febbraio 2010 19:24
LECCE - Lei, 28 anni, invalida civile; lui, 31 anni, suo cognato, marito della sorella. L'avrebbe violentata, approfittando del fatto che la giovane viveva con loro. E di quella riprovevole condotta si sarebbe reso responsabile anche il fratello di lui, un 29enne. Entrambi i fratelli e la moglie 30enne di uno di loro sono stati rinviati a giudizio questa mattina dal gup Vincenzo Brancato con l'accusa di violenza sessuale, mentre a vario titolo rispondono anche dei reati di maltrattamenti in famiglia, minaccia e danneggiamento.
Una triste storia di violenza tra le mura domestiche, che è avvenuta in un piccolo centro del Sud Salento, di cui non faremo il nome, come tuteleremo la privacy della vittima non citando i soggetti rinviati a giudizio. Le violenze ai danni della ragazza, incapace di intendere e di volere per la quale è in corso un procedimento di interdizione, sono iniziate nel 2004. Primo a violare l'innocenza della 28enne sarebbe stato il fratello del cognato. Il marito della sorella, poi, avrebbe continuato con gli abusi. Che avvenivano all'interno della loro stessa casa, sul divano della cucina, oppure di notte, nella sua camera da letto.
E quando inizialmente lei ha cercato di sottrarsi, il 31enne l'avrebbe minacciata usando a volte un'accetta. Sintomo di un carattere evidentemente iracondo, che si manifestava quando si accaniva contro la moglie e la sorella: contro di loro vere e proprie aggressioni fisiche, arrivando al culmine della rabbia anche a rompere tavoli, sedie, una vetrina ed un divano.
Troppo facilmente gli tornava fra le mani quell'ascia, rivolta contro le donne. Un atteggiamento che si è improvvisamente modificato, quando la cognata ha improvvisamente ritrattato il racconto fatto ad alcuni parenti sulle molestie subite. Ma non solo: la 28enne sarebbe ad un certo punto diventata consenziente, ed insieme a lei anche la sorella sembrava tollerare l'esistenza di quel legame incestuoso, allontanando poi i parenti che cercavano di riportare un po' di normalità in quella famiglia disastrata.
Ora i tre, così come chiesto dal pubblico ministero Maria Cristina Rizzo, compariranno il prossimo 26 aprile davanti ai giudici della prima sezione penale. A difenderli gli avvocati Cristiano Solinas, Ilario Manco e Francesco Stanca; curatore speciale per la parte offesa l'avvocato Paola Vestito. Il fratello della vittima si è costituito parte civile con l'avvocato Silvio Verri.
Una triste storia di violenza tra le mura domestiche, che è avvenuta in un piccolo centro del Sud Salento, di cui non faremo il nome, come tuteleremo la privacy della vittima non citando i soggetti rinviati a giudizio. Le violenze ai danni della ragazza, incapace di intendere e di volere per la quale è in corso un procedimento di interdizione, sono iniziate nel 2004. Primo a violare l'innocenza della 28enne sarebbe stato il fratello del cognato. Il marito della sorella, poi, avrebbe continuato con gli abusi. Che avvenivano all'interno della loro stessa casa, sul divano della cucina, oppure di notte, nella sua camera da letto.
E quando inizialmente lei ha cercato di sottrarsi, il 31enne l'avrebbe minacciata usando a volte un'accetta. Sintomo di un carattere evidentemente iracondo, che si manifestava quando si accaniva contro la moglie e la sorella: contro di loro vere e proprie aggressioni fisiche, arrivando al culmine della rabbia anche a rompere tavoli, sedie, una vetrina ed un divano.
Troppo facilmente gli tornava fra le mani quell'ascia, rivolta contro le donne. Un atteggiamento che si è improvvisamente modificato, quando la cognata ha improvvisamente ritrattato il racconto fatto ad alcuni parenti sulle molestie subite. Ma non solo: la 28enne sarebbe ad un certo punto diventata consenziente, ed insieme a lei anche la sorella sembrava tollerare l'esistenza di quel legame incestuoso, allontanando poi i parenti che cercavano di riportare un po' di normalità in quella famiglia disastrata.
Ora i tre, così come chiesto dal pubblico ministero Maria Cristina Rizzo, compariranno il prossimo 26 aprile davanti ai giudici della prima sezione penale. A difenderli gli avvocati Cristiano Solinas, Ilario Manco e Francesco Stanca; curatore speciale per la parte offesa l'avvocato Paola Vestito. Il fratello della vittima si è costituito parte civile con l'avvocato Silvio Verri.
Redazione
18 febbraio 2010 19:24
