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Cronaca

Metropolitana, tanto per dire cos'è…

Il cielo si muove su Londra, si muove continuamente insieme alle sue nuvole spostate dai venti, e influenzato soprattutto dall`Oceano Atlantico, che solo a nominarlo ti influenza.
Ogni volta qualcosa si combatte sulle nostre teste e, you never know, non sai mai che tempo farà.

Certo lo puoi sapere in linea di massima dalle previsioni, che qui impazzano, ma si dice che a Londra in un solo giorno puoi vivere tutte e quattro le stagioni, il che è piuttosto vero. Se il sole è un optional tutto il resto è una grande meraviglia, una delirante giostra su cui passano ogni giorno milioni di persone. Le tue orecchie captano le lingue di tutto il mondo, odori, abiti, modi si essere.

Sei convinta di trovare gli Inglesi a Londra, in realtà incontri il resto del mondo. E il passaggio da una settimana all`altra assume un sapore particolare e importante. I fatti che accadono, le immagini compulsive in prima pagina, le vedi come le Marilyn di Warhol, un profluvio di icone disfatte, ripetute da un giornale all`altro delle persone sedute in fila nella metropolitana, nei vagoni dei treni, uno di fronte all`altro, ma senza guardarsi mai.
Robbie Williams che si reca in una clinica hollywoodiana per tentare di superare gravi problemi di dipendenza.

Kate Moss che rincorre Pete Doherty, Pete Doherty che rincorre Kate Moss, e il Museo delle cere di Madame Tussauds che decide di fare lei di cera, forse così sta un po` più ferma e al sicuro. Le istantanee in sequenza scivolano sotto lo sguardo di quelli che si spostano a milioni, correnti umane attraverso tunnel, percorsi estenuanti, anch`essi ripetuti come farebbe Warhol con le Marilyn. Quasi un'immagine speculare del moto perpetuo ed inquieto che regna nel cielo.

Da là sopra il riverbero batte sul grigio, ma ci pensa la "giostra" a fartelo dimenticare con l`uso non certo casuale del rosso che si replica con le famose cabine telefoniche, gli autobus a due piani e non, le buche della posta, quelle piccole torrette di metallo pesante ad ogni angolo della strada. E il marchio della metropolitana è in parte rosso, spunta come una bandiera ad ogni entrata/uscita della più vecchia e più estesa rete metropolitana del mondo, fu inaugurata nel 1863, oggi conta ben 274 stazioni.

I mattoni di molte case sono rossi e le divise delle guardie che proteggono Sua Maestà britannica sono rosse. E di rosso ci sarà altro che ora non mi viene in mente.
La mia settimana è trascorsa osservando come il riverbero di Londra si propaga nel resto del mondo. Con la settimana dedicata alla moda anche, i cui protagonisti sono stati i giovani talenti, e chiamata, appunto The London Fashion Week: modelle e modelli hanno colorato il cuore della città con l`estro e la spregiudicatezza.

E poi con il Brit Awards, gli oscar inglesi della musica, proprio il giorno di San Valentino con la tanto applaudita performance degli Oasis.
E San Valentino è stato festeggiato anche qui che si chiama Valentine`s day.
Quel giorno chiaccheravo con un inglese che sorpreso mi ha detto: "Ah, Valentine? non sapevo fosse un Santo". In metropolitana c`erano molte ragazze abbracciate a mazzi di rose rosse, o che ne tenevano solo una di rosa, tra le mani.

In quel giorno, che sembra un po' il Natale degli innamorati mi sedeva accanto una ragazza con l`ipod sparato nelle orecchie. Ascoltava una canzone d`amore, una bellissimo pezzo di Van Morrison, si chiama Have I told you lately that I love you, ti ho mica recentemente detto che ti amo? Sembrava la potessero sentire tutti la canzone perchè sorridevano rapiti dondolati tra lo sferragliare del treno. Bene, rispetto alla volta scorsa, a questo punto, i saluti ed i ringraziamenti li faccio in chiusura. Intanto chi ha fatto le foto che appaiono nel sito di LeccePrima, Mattia Cabitza, mamma mia, cosa che avrei dovuto fare già all`inizio. Mattia è un amico e collega italiano di cui non si può che essere fieri perchè fa parte dell`imponente squadra radiofonica che risponde al nome di BBC World Service..

Grazie naturalmente a coloro che mi leggono e ringrazio di cuore chi ha lasciato un messaggio, e quindi Daniele, Albert e Laura. La felicità si condivide ed io la condivido con la redazione di LeccePrima, naturalmente. E a proposito di felicità, quella procurata dalle cose buone, per esempio, vi devo riportare il commento di un romano che ha letto qui da Londra il passaggio nello scorso articolo in cui descrivevo il pasticciotto.
Dopo aver scrutato la sua espressione davanti allo schermo del computer, dapprima intento nella lettura, si è di colpo fermato e senza preoccuparsi di camuffare l`atto del deglutire come a sopraggiunta violenta salivazione mi ha chiesto: "Ma... questo pasticciotto... ESISTE?". Favoloso, che ridere.

A proposito, ma vi è capitato di cercare "Pasticciotto" con Google? Beh provateci, io non sapevo che quello scrigno dorato di bontà avesse 260 anni, e come se li porta!!
Chiudo con la dolcezza allora, con lo zucchero leccese che fa uscire il sole perfino a Londra.
Alla prossima.

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