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Cronaca Gallipoli

Mezzi "fermi" e raccolta rifiuti bloccata. Una denuncia

Un solo apecar efficiente per effettuare il servizio. Blitz dei vigili e segnalazione dell'amministratore della Seta per interruzione di pubblico servizio. La ditta: "Solo un problema contingente"

La raccolta dei rifiuti nelle strade di Gallipoli resta a piedi. Nel vero senso della parola. E per l'amministratore delegato della Seta Eu, Franco Bissocoli, arriva anche una denuncia per interruzione di pubblico servizio. "Situazione contingente e in via di risoluzione", precisano dalla ditta incaricata del servizio di igiene ambientale e della raccolta dei rifiuti in città. Ma resta il fatto che dei venti mezzi in dotazione alla Seta-Cogei che sarebbero dovuti essere operativi in questa torrida estate gallipolina, nella giornata di oggi solo uno, come accertato dai vigili urbani, era efficiente e in regolare servizio nelle strade comunali. Un inizio settimana non certo felice per l'ultimo scampolo della stagione turistica in riva allo Ionio. Con le immondizie e le cartacce, bottiglie e simili cotte al sole.

Il tutto, odori nauseabondi compresi, è stato accertato e verbalizzato dagli agenti della Polizia municipale (marescialli Pellone e Legari) che dopo aver preso visione della situazione di precarietà del servizio di raccolta e spazzamento mattutino, e sulla scorta anche delle numerose lamentele di cittadini e villeggianti, hanno effettuato un sopralluogo ad hoc anche nel cantiere-deposito della ditta Seta per verificare le cause del "ritardo" nell'espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti. Preliminarmente i vigili hanno interpellato il personale di servizio che ha riferito testualmente come "la situazione lavorativa in cui versavano gli operatori del settore è alquanto critica, in quanto non hanno i mezzi necessari per effettuare il lavoro richiesto secondo l'ordine di servizio stabilito, in quanto gran parte di questi sono in avaria da diverso tempo, allocati sia all'interno che all'esterno del capannone di ricovero, e che vi è un solo mezzo a disposizione per far fronte a tutte le esigenze".

Dopodiché all'interno del cantiere, nella zona artigianale, venivano effettivamente riscontrati diversi mezzi adibiti per la raccolta, fermi e inutilizzati a causa di anomalie meccaniche. Oltre una quindicina tra apecar e automezzi fermi al palo in attesa di essere riparati. E alcuni di essi stipati e recintati con un nastro bicolore, fermi da tempo immemore. Anche i meccanici operanti nel cantiere riferivano che da giorni mancano i pezzi per le riparazioni e che sarebbe bastato poco per renderli efficienti. E che il tutto era già stato segnalato al titolare e ai responsabili. Ovviamente l'occasione è stata ancora una volta quella propizia da parte degli operatori ecologici per lamentare altre anomalie (mancanza di attrezzature, scope, guanti e di mezzi per raggiungere i luoghi di lavoro assegnati) e il cronico ritardo nel pagamento degli stipendi.

Circostanze queste ultime più volte smentite e precisate dai responsabili della Seta Eu e del cantiere. Ma tant'è. Di fatto dopo i rilievi dei vigili di questa mattina e la segnalazione al comando di via Pavia e al magistrato di turno, Paola Guglielmi, si è prefigurato il reato di interruzione di pubblico servizio con la relativa denuncia del titolare della ditta Seta incaricata della raccolta dei rifiuti. Nel contempo il magistrato ha deciso di non procedere al sequestro probatorio dei mezzi in avaria, confidando nella loro recupero funzionale nell'immediato, e quindi per non aggravare ulteriormente il servizio di raccolta sul territorio comunale.

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