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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Minacce di morte, una giudice del tribunale di Lecce finisce sotto scorta

La misura di protezione è stata disposta nei giorni scorsi dal Comitato per l’Ordine e la sicurezza a seguito di intimidazioni rivolte a Maria Francesca Mariano

LECCE - A pochi mesi dal suo insediamento negli uffici gip/gup del tribunale di Lecce, la giudice Maria Francesca Mariano è finita sotto scorta. A disporre la misura di protezione nei suoi riguardi è stato il comitato per l’Ordine e la sicurezza che nei giorni scorsi si è riunito in Prefettura per discutere delle minacce di morte, in puro stile mafioso, indirizzate inequivocabilmente alla gip.
Dagli elementi finora raccolti dagli inquirenti, si esclude la possibilità che possa trattarsi di un mitomane.
A quanto trapela dal Palazzo di giustizia, le intimidazioni sarebbero piuttosto legate all’ordinanza di custodia cautelare sul clan "Lamendola - Cantanna", facente parte della frangia mesagnese della Sacra Corona Unita, emessa dalla stessa gip, ed eseguita lo scorso 17 luglio con l’operazione “Wolf” (qui, tutti i dettagli). 
Certo è che le minacce non hanno scalfito la giudice, autrice di numerose sentenze per mafia e omicidi, e attualmente impegnata nel processo su Tap. 
Grande lavoratrice che negli anni ha mostrato di avere una “penna” inflessibile, analitica e puntuale, oggi, come ogni giorno, Maria Francesca Mariano (qui, la sua intervista su Lecceprima) era nella sua stanza in viale de Pietro. Qui, in mattinata, ha accolto una delegazione degli avvocati di Camera penale, capitanata dal presidente Giancarlo dei Lazzaretti, giunta per esprimerle profonda solidarietà e conforto.

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