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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Bambina molestata mentre dormiva, 27 anni al padre adottivo

La sentenza è stata emessa ieri dalla prima sezione del tribunale di Lecce. Per il collegio giudicante, un 72enne avrebbe abusato della figliastra, per cinque anni, e in una occasione di un'altra vittima di neppure 10 anni

LECCE - Si è chiuso con una condanna a 27 anni di reclusione il processo nato dal procedimento sulle molestie che una bambina (oggi ventenne) avrebbe subito dal padre adottivo da quando aveva nove anni. Di lei, raccontò l’inchiesta condotta dalla sostituta procuratrice Stefania Minninni, l’uomo, un 72enne residente in un comune della Grecìa salentina avrebbe abusato nel cuore della notte, insinuandosi nelle sue parti intime mentre dormiva. In una circostanza, anche quando la piccola svenne e la madre si allontanò per allertare i soccorsi.

Ma non sarebbe stata questa l’unica vittima. In un’occasione, nell’estate del 2017, a Santa Cesarea Terme, un’altra bambina di neppure dieci anni, sarebbe stata molestata sempre mentre dormiva.

La sentenza è stata emessa dal collegio della prima sezione penale del tribunale di Lecce composta dalla presidente Annalisa De Benedictis e dalle colleghe Giovanna Piazzalunga ed Elena Coppola che, nello specifico, ha inflitto all’imputato, 18 anni per gli episodi, dal 2009 al 2014, che riguardavano la figlia e 9 anni per la vicenda che interessava l’altra minore. La richiesta della pubblica accusa, rappresentata dallla sostituta Rosaria Petrolo, era di 24 anni.

Il verdetto ha riconosciuto l'interdizione in perpetuo dai pubblici uffici, da incaichi nelle scuole o istituti di istruzione, e il risarcimento del danno, in separata sede, alle due giovani che erano parti civili al processo, rispettivamente con gli avvocati Ester Nemola e Francesco Calabro (sostituito in udienza dalla collega Melania Luperto). Per la prima è stata disposta una liquidazione immediata della somma di 100mila euro.

E' proprio dopo la denuncia della figlia adottiva, supportata in questi anni dal Centro Antiviolenza Renata Fonte, che furono avviate le indagini nell’ambito delle quali l’uomo finì in carcere (dove è ancora recluso) su disposizione della giudice Cinzia Vergine.

Non appena saranno depositate le motivazioni (entro novanta giorni), gli avvocati difensori Francesco Zacheo e Riziero Angeletti valuteranno il ricorso in appello.  

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