Morì dopo scarica elettrica e caduta da una scala. Proprietario di casa a giudizio

 

LECCE - Il gip Ines Casciaro ha rinviato a giudizio Mario Dell’Anna, un uomo di 61 anni di Lecce, proprietario di un immobile al civico 30 di viale Grassi, a Lecce, dove la sera del 1° settembre dello scorso anno si verificò un tragico incidente, in cui morì Claudio De Pascalis, un uomo di 34 anni di Monteroni di Lecce. Il processo si celebrerà il 23 ottobre davanti alla seconda sezione penale. Dell’Anna risponde di omicidio colposo e di mancata osservanza delle norme sulla sicurezza del posto di lavoro.

La tragica morte si verificò intorno alle 21.30, in un’abitazione fra viale Grassi, all'incrocio con via Vecchia Carmiano. De Pascalis era impegnato nella sistemazione di un tubo pluviale sul muro esterno di un'abitazione, quando, dopo una scarica elettrica, cadde rovinosamente dalla scala, da un'altezza di circa sei metri.

Secondo quanto ricostruito, il 34enne avrebbe toccato un filo percorso da corrente, pensando forse si trattasse di un cavo telefonico, e la scossa lo avrebbe folgorato e sbilanciato. Il tonfo, avvenuto davanti ad un collaboratore, richiamò l'attenzione di coloro che erano in casa. La richiesta di soccorsi fu immediata, ma il personale medico, giunto sul posto, non potette fare altro che constatare il decesso dell’operaio.

Sul posto intervennero i vigili del fuoco e i tecnici dell'Enel per cercare di mettere in sicurezza la villetta. I rilievi furono svolti dalla polizia scientifica. De Pascalis, che faceva lavori saltuari per arrotondare, dopo i turni di lavoro in un'autodemolizione, lasciò moglie e due figli. Nel procedimento, i familiari si sono costituiti parte civile con gli avvocati Diego Cisternino e Paride Cretì. La richiesta di risarcimento danni è di 500mila euro.