Il sindaco ricorda Ugo Tapparini: "Una mente tra le più fervide della città"
Intellettuale poliedrico, è deceduto ieri, a 82 anni presso il "Vito Fazzi". Per i suoi quadri è stato associato a Botero. Perrone: "Un artista a tutto tondo capace di imporsi con la sua singolare forma di pittura tratteggiata da grandi donne e piccoli uomini"
LECCE – E’ stato un intellettuale eclettico, scrittore, giornalista, pittore singolare e audace. Ugo Tapparini è venuto a mancare a 82 anni presso l’ospedale Vito Fazzi dove era stato ricoverato a seguito di un malore.
Nato in una famiglia di origine veronese, era nipote del poeta Vittorio Pagano. Ha trascorso un parte della sua vita a Roma, ma poi ha deciso di rientrare nelle sua città natale. Soprattutto nell’ultima parte della sua vita si è dedicato alla pittura.
E infatti i quadri di Tapparini, che lo avvicinano allo stile di Botero, sono piuttosto noti. Ma forse non tutti sanno che la sua figura sarà ricordata anche perché è stato uno dei fondatori della prima emittente televisiva leccese.
“Sicuramente e' stata una delle menti più fervide della nostra città – ha sottolineato il primo cittadino - un artista a tutto tondo capace di imporsi con la sua singolare forma di pittura tratteggiata da grandi donne e piccoli uomini, diventata una sorta di marchio di fabbrica per quanti hanno saputo riconoscere e apprezzare la sua arte. In questo triste momento esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari e ai tanti suoi amici che gli hanno voluto bene in questi anni”.