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Cronaca Melissano

Nella "rete" della finanza finiscono pure 280mila buste

Sono esattamente 279mila 522 le buste in plastica per il confezionamento di capi sequestrate in uno stabilimento nei dintorni di Melissano, insieme a quasi 2.200 paia di calze ritenute contraffatte

Ciò che colpisce è soprattutto quella cifra, che a contarla quasi non si riesce: 279mila 522. E' il numero delle buste plastica sequestrate ieri dai militari della guardia di finanza della tenenza di Casarano, coordinati dalla compagnia di Gallipoli, alle dipendenze del capitano Marco Damu, in uno stabilimento industriale nei dintorni di Melissano. Quasi 300mila buste per il confezionamento di merce da rivendere, un numero impressionante che i finanzieri ritengono dovessero essere in parte usate per le proprie attività, ma nel grosso rivendute a terzi. Le buste sono in realtà solo uno degli aspetti di un'operazione più vasta e finalizzata al contrasto del fenomeno della contraffazione.

Negli ultimi tempi sono stati numerosi i prodotti requisiti dalle forze dell'ordine, spesso di ottima fattura, da smistare sul mercato salentino e che non di rado finiscono in mezzo ai rivenditori autorizzati, fra la merce originale, inducendo il consumatore in errore. Le "fiamme gialle" della finanza di Casarano, in questo caso, sospettavano che, oltre alle attività normali (lo stabilimento risulta regolare, dunque le contestazioni riguardano solo parte della produzione), si producessero anche calze abilmente contraffate. Ben 2.188 sono state le paia di calze poste sotto sequestro, ritenute illecite. Durante il blitz, i finanzieri hanno confiscato anche 870 etichette circa. Al momento risulta indagato il titolare dello stabilimento, un 64enne di Racale.

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