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Cronaca

Nuovo arresto per Vantaggiato: ora risponde anche di tentato omicidio

L'imprenditore 68enne di Copertino ha ricevuto la notifica in carcere, da parte dei carabinieri di Brindisi. L'ordinanza si riferisce all'attentato del 25 febbraio del 2008, ai danni di Cosimo Parato, l'uomo che l'avrebbe truffato

 

LECCE – C’è un nuovo arresto, per Giovanni Vantaggiato, l'imprenditore 68enne di Copertino reo confesso dell'attentato compiuto, lo scorso 19 maggio, dinanzi all'istituto professionale "Morvillo Falcone" di Brindisi, costato la vita a una studentessa 16enne di Mesagne, Melissa Bassi, e il ferimento di altre cinque ragazze. Oltre all’accusa di strage in concorso, ora deve rispondere di tentato omicidio, per i fatti che vedono al centro, in questo caso, Cosimo Parato, un imprenditore agricolo di Torre Santa Susanna.

E’ stato lo stesso Vantaggiato, nell’interrogatorio del 18 giugno scorso, a raccontare cosa avvenne il 25 febbraio del 2008. Nel carcere di Borgo San Nicola, davanti ai pubblici ministeri Guglielmo Cataldi, della Dda di Lecce, e Milto De Nozza, della Procura di Brindisi, assistito dall'avvocato Franco Orlando, l’imprenditore di Copertino, aveva raccontato di essere stato lui a ferire gravemente Parato, poiché questi l’avrebbe truffato per una fornitura di combustibili da circa 300mila euro.

Vantaggiato collocò un ordigno su una bicicletta nel giardino condominiale della vittima predestinata. Nell'esplosione, anche in quel caso azionata con un telecomando a distanza, proprio come di recente a Brindisi, Parato riportò gravi lesioni e rimase per diverso tempo in coma.

vantaggiato-2-10Riguardo alla matrice dei due attentati, Vantaggiato, ai pubblici ministeri, ha spiegato di aver agito nel primo caso, quello di Torre Santa Susanna, per vendetta verso chi lo avrebbe truffato e nel secondo per mettere a segno un atto dimostrativo verso i giudici, sebbene Parato sia anche stato condannato di recente in primo grado e ora si prepari a sostenere l’appello. La scelta di attaccare la scuola, che sorge davanti al tribunale, sarebbe stata dettata dalla difficoltà nel colpire proprio le aule giustizia, ben sorvegliate.

La nuova ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere dai carabinieri del reparto operativo di Brindisi.  “L'indagato, se libero, potrebbe commettere altri delitti della stessa specie”, scrive il gip del tribunale di Brindisi, Paola Liaci, come riporta l’Ansa. Questo per via della “assoluta gravità del fatto, la sproporzione tra il movente e il proposito criminoso, la diabolica perseveranza manifestata nel portare a termine il progetto criminale, se si considera che aveva tentato di uccidere Parato due settimane prima e non aveva potuto portare a termine il piano per il cattivo funzionamento del sistema di attivazione dell'ordigno”. 

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