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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

Nessun indizio di colpevolezza: Scorrano ora è definitivamente libero

Dopo l'udienza di oggi il Tribunale del riesame ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 24enne gallipolino già scarcerato nei giorni scorsi dal gip Cazzella. Accolte le tesi difensive del legale Pompeo Demitri

LECCE – Nessun indizio di colpevolezza e il Tribunale del riesame annulla definitivamente l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Oreste Scorrano, finito nei guai nell’ambito dell’operazione di polizia portata a termine recentemente nei confronti di quattro individui ritenuti affiliati del clan Padovano. Dopo aver respinto tutte le accuse insieme ad altri due arrestati, il 24enne gallipolino era già stato scarcerato nei giorni scorsi su disposizione del gip, Carlo Cazzella, che non aveva ravvisato le esigenze cautelari dopo l’interrogatorio di garanzia.

Questa mattina si è svolta l’udienza dinnanzi al giudice del Tribunale del riesame, Silvio Maria Piccinno, che si è pronunciato sulla richiesta di revisione del provvedimento restrittivo avanzata dal legale del giovane gallipolino, l’avvocato Pompeo Demitri. Mancando del tutto gli indizi di colpevolezza, secondo il responso del Tribunale, per Oreste Scorrano è venuta meno l’efficacia dell’ordinanza cautelare e il ragazzo è definitivamente tornato in libertà. I provvedimenti restrittivi erano stati disposti dal gip del Tribunale di Lecce, Carlo Cazzella, su richiesta del sostituto procuratore, Roberta Licci, nei confronti di Cosimo Cavalera (già condannato per 416 bis e tentato omicidio e ritenuto un esponente di spicco della frangia gallipolina della Sacra corona unita), Andrea Cavalera, 36 anni (accusato diporto abusivo di armi clandestine e munizioni, estorsione, atti persecutori, minacce e lesioni personali); Roberto Felline, 50enne incensurato (indagato per ricettazione, detenzione e porto di armi clandestine e munizioni, estorsione, atti persecutori e lesioni personali) e lo stesso Oreste Scorrano. Il 24enne, senza precedenti, era finito inizialmente agli arresti ed indagato per estorsione e lesioni personali nei confronti di una ragazza gallipolina. Reati contestati con l’aggravante dal concorso esterno in associazione mafiosa.https://adv.strategy.it/www/delivery/lg.php?bannerid=1685&campaignid=83&zoneid=675&loc=1&referer=https%3a%2f%2fwww.lecceprima.it%2Fcronaca%2Fscarcerazione-scorrano-gip.html&cb=244c549f5a

Il gip Carlo Cazzella dopo l’interrogatorio di garanzia aveva subito disposto la scarcerazione per Scorrano, applicando nei confronti del giovane gallipolino solo l’obbligo di non avvicinarsi alla donna ritenuta parte offesa nell’ordinanza di custodia cautelare. Il provvedimento era scaturito a seguito delle indagini investigative prodotte dall’avvocato Demitri, che era riuscito a dimostrare, anche con l’ausilio di alcune testimonianze, che il giovane non si sarebbe reso responsabile delle lesioni personali nei confronti della donna. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia il 24enne aveva contestato e respinto anche le accuse di aver compiuto estorsioni, aggravate dalle modalità mafiose, e quindi la vicinanza ad alcun sodalizio criminale. Tesi accolte anche dal Tribunale del riesame nell’udienza odierna.          

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