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Cronaca

Occhi aperti sulla criminalità. Asl vara la Commissione legalità e trasparenza

L'azienda, adeguandosi alle norme nazionali, ha nominato dei consulenti esterni per controllare gli appalti. Melli: "L'azienda diventa sempre di più una casa di vetro"

LECCE - Saranno professionisti esterni a vigilare su appalti e contratti della Asl di Lecce. Ed è il primo esempio del genere nella sanità pugliese. La Commissione legalità e trasparenza, appena varata dalla direzione strategica, sarà il fulcro di una strategia di ampio respiro, che prende le mosse dalla legge nazionale 190 del 2012 sulla prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione per calarla nella complessa attività sanitaria.

La Asl ha chiamato a presiedere la commissione Ciro Saltalamacchia, ex procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto, che sarà affiancato da due ingegneri e un avvocato. Toccherà a loro passare al vaglio principalmente gli appalti, ma anche i diversi passaggi che conducono alla fase esecutiva dei contratti, con il compito specifico di vigilare sul rispetto della normativa vigente nella materia dei contratti di lavoro, servizi e forniture di notevole rilevanza economica o che riguardino l’intera azienda, nonché monitorare lo svolgimento delle procedure di gara e degli eventuali contenziosi.

Un lavoro che si baserà sulla raccolta di informazioni e dati utili alla valutazione del grado di trasparenza, legalità e prevenzione, oltre che a contrastare efficacemente le mire della criminalità organizzata, in modo da supportare e garantire l’attività del personale e rendendo la Asl sempre più una “casa di vetro”.

"In un settore così importante come la sanità – spiega il direttore generale Silvana Melli – la nostra Asl non ha perso tempo nell’allinearsi alla normativa nazionale che prescrive linee molto nette di contrasto alla corruzione e all’illegalità. Un impegno che abbiamo delineato in modo preciso: la commissione che abbiamo appena istituito è un segnale forte. Mettiamo le persone giuste al posto giusto per garantire massima trasparenza e limpidezza all’azione della nostra azienda, all’interno di un perimetro più vasto che riguarda tutta la pubblica amministrazione".

La Commissione legalità e trasparenza è quindi il coronamento di un percorso originato anche dalla sigla di un protocollo d’intesa con prefettura di Lecce, stazioni appaltanti della provincia di Lecce e associazioni di categoria imprenditoriali, con l’obiettivo di realizzare e sviluppare una vera e propria cultura della legalità nel settore degli appalti pubblici.

Con ulteriori passaggi, interni alla Asl, come la nomina del responsabile dell’anagrafe per la Stazione appaltante (Rasa), nel quadro del Piano triennale per la prevenzione della corruzione, e il “Patto d’integrità”, che dovrà essere inserito in tutte le procedure di appalto d’importo superiore a 40mila euro e quindi presentato e sottoscritto da ciascun partecipante a pena d’esclusione. "Predichiamo trasparenza e legalità all’interno della Asl – rimarca il dg Melli – ma, naturalmente, la chiediamo con determinazione anche a chi ha a che fare con noi". E con una commissione ad hoc è un po’ come dire che più occhi sono meglio di due.

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