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Cronaca

"Off Side", l'ombra del clan Coluccia sul calcio: rito abbreviato per sei

Si aprirà ad ottobre il processo con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta su un vasto giro d’affari e presunte gare combinate. La Figc parte civile

LECCE - Si aprirà ad ottobre il processo con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta “Off-side” che ha puntato i riflettori sul giro d’affari del clan Coluccia, dalle attività illecite a quelle lecite, come la gestione della squadra calcio del Galatina.

Al banco degli imputati siederanno Danilo Pasquale Coluccia, 38 anni, e il padre Luciano, 69, di Noha, frazione di Galatina, che lo scorso 15 maggio furono arrestati nell’ambito di quest’inchiesta, il primo in carcere, il secondo ai domiciliari. Oggi, il gup (giudice per l’udienza preliminare) Alcide Maritati, ha accolto la richiesta di rito alternativo avanzata da entrambi (attraverso l’avvocato difensore Luigi Greco), fissandolo per le date del 3 e 24 ottobre e del 6 novembre (per la sentenza).

La stessa istanza è stata approvata anche per altri quattro imputati nello stesso procedimento: Mauro Giordano, 37 anni, di Lecce, e Antonio Renis, 38, di Copertino (il primo nelle vesti di calciatore, il secondo di allenatore del Maglie sono accusati di aver manipolato i risultati della partita vinta dall’Avetrana il 10 aprile 2016), Alessio Antico, 37, di Nardò, e Cosimo Manta, 69 anni, di Tuglie.

Per questi ultimi due l’abbreviato sarà condizionato: l’uno (imputato per estorsione e rapina in concorso con Danilo Coluccia) dall’ascolto di un teste e, l’altro (il dirigente della squadra del Galatone accusato di aver convinto i suoi calciatori a perdere la partita col Galatina offrendo somme di denaro o altre utilità) dalla documentazione relativa all’organigramma societario della squadra Galatone calcio al momento dell’iscrizione al campionato 2015-2016.

Sarà parte civile al processo (nei riguardi degli imputati per frode sportiva) la Figc, la federazione che aveva organizzato le partite “incriminate”. Restano in sospeso le posizioni di tre imputati che non hanno avanzato richiesta di rito alternativo. Si tratta di Lorenzo Adamuccio, 47 anni, di Maglie, di Daniele Gatto, 38, di Maglie (che rispondono di frode sportiva, il primo nelle vesti di presidente della squadra del Maglie, l’altro di dirigente,) e di Pierpaolo Maiorano, 26, residente a Torchiarolo, accusato di aver ceduto in tre occasioni cocaina a Danilo Coluccia.

Nel pool dei difensori, gli avvocati Giuseppe Bonsegna, Fabrizio Marra, Giuseppe Serratì, Angelo Ninni, Anna Inguscio, Ladislao Massari, Fabrizio Ruggeri, Margarito Basurto.

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