Omicidio Basile, in aula Padovano e Pio Giorgio Bove

LECCE - L'appuntamento è per venerdì prossimo. Dopo la pausa estiva, il processo nei confronti di Vittorio Colitti junior riprende con un'udienza cruciale: fra tre giorni dovranno comparire in aula Rosario Padovano e Pio Giorgio Bove. Saranno loro i testimoni chiave, chiamati dall'accusa per smontare ulteriormente la credibilità della "pista alternativa" che sarebbe emersa nelle indagini sull'omicidio di Peppino Basile. E cioè quella che fa riferimento al pentito Giovanni Vaccaro, il quale ha sostenuto di essere i mandante dell'omicidio Basile ed anche di quello di Salvatore Padovano, per poi cambiare più volte versione. Una deposizione, quella di Vaccaro, che gli inquirenti ritengono assolutamente inattendibile, poiché non sono mai stati trovati riscontri a quanto da lui sostenuto. Proprio di questo dovranno parlare sia Padovano che Bove.

E proprio Bove dovrà spiegare come mai Vaccaro lo indica come l'esecutore materiale degli omicidi di Basile, Salvatore Padovano ed anche di quello di Giorgio Romano. Se tutte queste circostanze dovessero essere platealmente smentite, è possibile che sulla pista Vaccaro venga messa definitivamente una pietra sopra. Alla prossima udienza potrà assistere l'imputato, che per la prima volta entrerà in aula da uomo libero, così come di recente lo è diventato anche suo nonno, coindagato.

Resta l'incognita su chi debba condurre il processo per conto della Procura. Si attende ancora che il Csm decida in merito alla proroga dell'applicazione del pubblico ministero Simona Filoni, titolare del fascicolo ma attualmente in servizio a Caltanissetta. Il suo mandato è scaduto a luglio, ed i vertici della magistratura non hanno ancora deciso se consentirle di continuare il processo oppure affidarlo ad un nuovo pubblico ministero. La decisione dovrebbe essere ormai imminente.