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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Pale eoliche sulla tangenziale: per farle girare servono 20mila euro

Sono ancora ferme. Eppure il vento soffia. Così, in molti si sono chiesti perché, se in questi giorni il Comune di Lecce si appresta a ridurre l'illuminazione notturna per risparmiare sulle bollette Enel, l'impianto non decolla

LECCE – Quelle pale eoliche sono ancora ferme. Eppure il vento soffia. Così, in molti si sono chiesti perché, se in questi giorni il Comune di Lecce si appresta a ridurre l’illuminazione notturna per risparmiare sulle bollette Enel, da quell'impianto non esce energia. Richiesta lecita. Soprattutto se l’impianto fu fatto installare dall’amministrazione comunale, lungo la tangenziale Est, all'altezza dello svincolo per lo stadio, zona "Ciccioprete". Le torri di acciaio zincato, alte 30 metri, sono lì, e sostengono le due turbine eoliche da 25 kilowatt ciascuna. Proprio il comune, attraverso un bando pubblico del 2010, finanziamento Cipe, aveva fatto realizzare l'impianto per la produzione di energia elettrica "pulita" da vendere all'Enel - risparmiando così sulla bolletta – e magari accendere qualche lampione lungo la tangenziale.  

Il ritardo sullo start dell’impianto eolico, pare di capire, sarebbe da imputare all’Enel del compartimento territoriale di Napoli, che all’epoca si fece trovare impreparata perché il Comune di Lecce fu tra pochissimi comuni in Italia ad avviare il progetto pilota. La solita burocrazia. Dopo un anno qualcosa è cambiato ed ora l’Enel sarebbe pronta a contribuire all’avvio dell’impianto, ma prima l’amministrazione comunale dovrà provvedere ad un’altra cosa: l’acquisto di un contatore di sottrazione, costo circa 20mila euro, che garantirà, come avviene per qualsiasi impianto domestico per la produzione di energia rinnovabile, di calcolare quanta energia, nello specifico, le pale eoliche sulla tangenziale sono in grado di immettere nella rete elettrica dell’Enel, con relativo risparmio sul consumo del Comune di Lecce. La richiesta per l’acquisto di quel contatore è stata inoltrata alla giunta comunale da parte dell’ufficio ambiente. Ora c’è da trovare quei soldi. 

Va ribadito che si tratta di un piccolo impianto che non risolve certo il problema delle bollette comunali. A pieno regime le due pale eoliche che girano con il vento a 30 nodi, produrrebbero elettricità per 16 appartamenti di un condominio, ciascuno dei quali con un contatore di 3 kilowatt, come quello comunemente dato in uso dalle società per l'energia alle famiglie, o potrà illuminare qualche lampione, come detto, lungo la tangenziale.  Si tratta di un progetto pilota, appunto. Che se incentivato da una parte, e recepito dalle pubbliche amministrazioni, potrebbe nel tempo incidere notevolmente sul risparmio energetico dei comuni.

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