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Cronaca Piazza Sant'Oronzo

Rapina a “Tonino mani d’oro”, patteggia quattro anni

Mirko Ricciato è uno dei due presunti autori della rapina messa a segno la sera del 10 dicembre del 2006, in casa del rivenditore di biglietti della lotteria. Era stato incastrato dopo anni dal fatto

Ha patteggiato una pena a 4 anni di reclusione Mirko Ricciato, uno dei due presunti autori della rapina messa a segno la sera del 10 dicembre del 2006, quando il titolare del piccolo chiosco che vende biglietti della lotteria, in piazza Sant’Oronzo, rientrando a casa, fu aggredito, scaraventato per terra e derubato di ben 4mila euro. Vittima della rapina Antonio Caputo, meglio conosciuto dai leccesi come "Tonino mani d’oro", per via di diverse vincite milionarie avvenute nel tempo da parte di alcuni scommettitori che avevano acquistato i biglietti presso la sua minuscola rivendita.

Le indagini portarono all’arresto, nell’immediato, di uno dei due presunti autori, Franco De Riccardis, e al sequestro della pistola utilizzata per minacciare l’uomo. Ricciato, invece, è stato arrestato a distanza di poco più di cinque anni e mezzo dai fatti. A incastrarlo fu un'impronta digitale rinvenuta, nel corso del sopralluogo in casa della vittima, dagli uomini della scientifica. All’epoca dei fatti, Ricciato non aveva mai avuto problemi con la giustizia e quindi non era presente nell’archivio Afis delle forze di polizia.

La tecnologia è giunta però in supporto della polizia, anche a distanza di oltre un lustro dai fatti. E’ stato proprio il confronto fra le impronte del 35enne, rilevate dai carabinieri in occasione dell'arresto e quella di un indice della mano sinistra, individuata dopo la rapina, a consentire l'identificazione del presunto complice di De Riccardis. Nei confronti di Ricciato era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare dal gip Nicola Lariccia, su richiesta del sostituto procuratore Francesca Miglietta. Le accuse: rapina aggravata, in concorso, detenzione e porto illegale di arma da sparo e ricettazione.

In quella fredda sera di dicembre due persone, armate di pistola e con volti coperti da passamontagna, attesero che il gestore del chiosco rientrasse nella sua abitazione. E una volta all’interno, lo aggredirono alle spalle, immobilizzandolo. Per Caputo, portatore di handicap, fu difficile difendersi. Mentre uno dei due rapinatori teneva a bada il malcapitato, il secondo, dopo aver rovistato in tutto l’appartamento, s’impossessò dei soldi, 4mila euro, frutto dell’incasso giornaliero. La polizia intervenne comunque subito e De Riccardis non riuscì a sfuggire alle maglie della giustizia. La sentenza è stata emessa dal gup Ines Casciaro. Mirko Ricciato (che di recente era stato scagionato per un altro episodio, di presunta estorsione, a Vernole), era difeso dagli avvocati Fabrizio Pisanello e Luigi Covella.

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