Pdl contro Coluccia: "Un'amministrazione fantasma"
Perrone (Pdl) accusa il sindaco Coluccia di aver messo in piedi un'amministrazione che di fatto non amministra. Accuse anche ai "dinosauri della politica": "Esistono presupposti per governare?"
Redazione
06 ottobre 2010 16:45
GALATINA - "Francamente mi riesce molto a fatica comprendere, a distanza di 6 mesi dal suo insediamento, se a Galatina ci sia un organo di governo che amministri la città. A parte l'indecente spettacolo messo in scena negli ultimi mesi dalla ‘guerra del Pd', fatta di continui killeraggi politici e mediatici tra i suoi massimi esponenti locali, probabilmente ancora legati alle vicende di una gestione personalistica della politica portata alle estreme conseguenze (leggesi Sandra Antonica), l'Amministrazione Coluccia sembra un fantasma, immersa in uno spettrale sonno politico-istituzionale".
L'accusa è forte ed arriva da Tommaso Perrone e dal Pdl galatinese che evidenzia come l'amministrazione guidata dal sindaco Coluccia appaia come "una scolaresca, a dire il vero capricciosa e litigiosa, presa per mano da qualche nonno, per certi aspetti, fuori dal tempo, per certi altri, intransigentemente esigente a tal punto da non farsi passare mosca da sotto il naso".
Per Perrone, ci vuole un bel coraggio nel rivendicare, "di fronte ad una collettività messa a dura prova dal presente e sempre più pessimista sul proprio futuro, che la priorità assoluta dell'Amministrazione, all'indomani del suo insediamento, fosse l'aumento degli emolumenti per Sindaco, Vice-Sindaco e gli Assessori neo eletti": "Altra richiesta urgente di questa ‘scolaresca' - prosegue -, che ha dimostrato fin ad oggi di non aver letto nemmeno la prima pagina del manuale dell'Amministratore pubblico, ovviamente è stata quella di ottenere un incarico per il fratello, uno per il cugino, un altro ancora per il cognato o per l'amico di una vita".
Perrone vede nella politica galatinese la presenza di "dinosauri politici, della specie prima repubblica", senza i presupposti "per una reale governabilità della città": "Ovviamente - accusa Perrone - il sindaco di tutto ciò non sa nulla, o peggio, non può fare nulla. In pochi mesi la Giunta Coluccia di fatto ha messo in processione solo i suoi orrori migliori, come quello davvero raccapricciante di un'assessore che per fare gli auguri di compleanno alla nonna ha preteso ed ottenuto che fosse accompagnata da tanto di auto blu e scorta di vigili al seguito".
"Per non parlare - prosegue - poi dei tanti servitori implacabili che affollano e ingolfano quotidianamente l'atrio del Palazzo in attesa di ottenere quanto gli spetta di diritto, ossia di essere assunti, perché in quanto ‘categoria protetta' inabili a qualsiasi tipo di impiego, tranne ovviamente quello di vagabondare a portare ‘carte' da un ufficio all'altro".
Il Pdl sottolinea anche la leggerezza sulle procedure autorizzative alla realizzazione di un "numero spropositato di impianti fotovoltaici" sul territorio, e le "smisurate ed inconsiderate proposte di variazioni urbanistiche e volumi, ritirate in quanto errate, poi riproposte e poi ritirare nuovamente": "Come si fa - dichiara - di fronte a tutto ciò a continuare a fare finta di niente, come se niente fosse accaduto o niente accade, quando in realtà dobbiamo fare quotidianamente i conti con un spettacolo indecente, col quale si mettono in scena fatti, ma soprattutto misfatti, non solo sconcertanti ma gravissimi sotto ogni profilo e che hanno finito per squalificare l'intera Città senza alcuna forma di distinzione".
"Vogliamo per una volta tanto iniziare a riscattare Galatina - conclude - per cercare di ridarle finalmente quel posto di Terra di altissima e antica memoria politica che di sicuro le spetta o continuiamo così, come se niente fosse, a lasciarla adagiata nel ridicolo? Per fare ciò però occorre coraggio, e il coraggio a mio avviso è solo quello di don Abbondio: uno o ce l'ha, o non ce l'ha".
L'accusa è forte ed arriva da Tommaso Perrone e dal Pdl galatinese che evidenzia come l'amministrazione guidata dal sindaco Coluccia appaia come "una scolaresca, a dire il vero capricciosa e litigiosa, presa per mano da qualche nonno, per certi aspetti, fuori dal tempo, per certi altri, intransigentemente esigente a tal punto da non farsi passare mosca da sotto il naso".
Per Perrone, ci vuole un bel coraggio nel rivendicare, "di fronte ad una collettività messa a dura prova dal presente e sempre più pessimista sul proprio futuro, che la priorità assoluta dell'Amministrazione, all'indomani del suo insediamento, fosse l'aumento degli emolumenti per Sindaco, Vice-Sindaco e gli Assessori neo eletti": "Altra richiesta urgente di questa ‘scolaresca' - prosegue -, che ha dimostrato fin ad oggi di non aver letto nemmeno la prima pagina del manuale dell'Amministratore pubblico, ovviamente è stata quella di ottenere un incarico per il fratello, uno per il cugino, un altro ancora per il cognato o per l'amico di una vita".
Perrone vede nella politica galatinese la presenza di "dinosauri politici, della specie prima repubblica", senza i presupposti "per una reale governabilità della città": "Ovviamente - accusa Perrone - il sindaco di tutto ciò non sa nulla, o peggio, non può fare nulla. In pochi mesi la Giunta Coluccia di fatto ha messo in processione solo i suoi orrori migliori, come quello davvero raccapricciante di un'assessore che per fare gli auguri di compleanno alla nonna ha preteso ed ottenuto che fosse accompagnata da tanto di auto blu e scorta di vigili al seguito".
"Per non parlare - prosegue - poi dei tanti servitori implacabili che affollano e ingolfano quotidianamente l'atrio del Palazzo in attesa di ottenere quanto gli spetta di diritto, ossia di essere assunti, perché in quanto ‘categoria protetta' inabili a qualsiasi tipo di impiego, tranne ovviamente quello di vagabondare a portare ‘carte' da un ufficio all'altro".
Il Pdl sottolinea anche la leggerezza sulle procedure autorizzative alla realizzazione di un "numero spropositato di impianti fotovoltaici" sul territorio, e le "smisurate ed inconsiderate proposte di variazioni urbanistiche e volumi, ritirate in quanto errate, poi riproposte e poi ritirare nuovamente": "Come si fa - dichiara - di fronte a tutto ciò a continuare a fare finta di niente, come se niente fosse accaduto o niente accade, quando in realtà dobbiamo fare quotidianamente i conti con un spettacolo indecente, col quale si mettono in scena fatti, ma soprattutto misfatti, non solo sconcertanti ma gravissimi sotto ogni profilo e che hanno finito per squalificare l'intera Città senza alcuna forma di distinzione".
"Vogliamo per una volta tanto iniziare a riscattare Galatina - conclude - per cercare di ridarle finalmente quel posto di Terra di altissima e antica memoria politica che di sicuro le spetta o continuiamo così, come se niente fosse, a lasciarla adagiata nel ridicolo? Per fare ciò però occorre coraggio, e il coraggio a mio avviso è solo quello di don Abbondio: uno o ce l'ha, o non ce l'ha".
Redazione
06 ottobre 2010 16:45
