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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Andrano

Permessi di costruire a titolo oneroso, il Tar fa luce

Legittimo rilascio in zona agricola di permessi di costruire a titolo oneroso per realizzare nuovi interventi edilizi, anche se il Comune non s'è dotato di Ppa e se non sussistono requisiti soggettivi

LECCE - E' legittimo il rilascio in zona agricola di permessi di costruire a titolo oneroso per la realizzazione di nuovi interventi edilizi (purché conformi alle previsioni dello strumento urbanistico generale), anche quando il Comune non si sia dotato di Piani pluriennali d'attuazione e non sussistano i requisiti soggettivi, quale la qualità d'imprenditore agricolo a titolo principale, per il rilascio di concessione gratuita.

L'ha stabilito la terza sezione del Tar di Lecce (presidente Antonio Cavallari, estensore Ettore Manca), accogliendo il ricorso proposto da un cittadino che, in qualità di imprenditore agricolo a titolo non principale, chiedeva al Comune di Andrano il rilascio a titolo oneroso in zona agricola del permesso edilizio demolire un fabbricato rurale già esistente di sua proprietà e costruire una residenza al servizio dell'azienda agricola. Si tratta di una sentenza di particolare rilievo, per i risvolti che potrebbe assumere. Consente, infatti, alle amministrazioni pugliesi di svincolarsi da indicazioni normative dirette a collegare l'edificabilità nelle zone agricole. Per l'avvocato Ernesto Sticchi Damiani, che ha rappresentato l'imprenditore, uno strumento quale il Piano pluriennale d'azione, diretto a scandire i tempi delle attività costruttive, con le zone agricole non dovrebbe avere nulla a che fare. Così come il carattere oneroso o gratuito del permesso di costruire è anch'essa una circostanza da ritenersi per il legale irrilevante ai fini della conformità urbanistica di un determinato progetto.

Il diniego opposto dall'amministrazione comunale all'istanza si fondava sul presupposto che il comma 1 dell'articolo 9 della legge regionale 6/79 e le norme tecniche comunali dello stesso contenuto ammettevano il rilascio in zona agricola di titoli edilizi onerosi nei limiti di quanto previsto dal Ppa -mai adottato dal Comune -, mentre in assenza dello stesso sarebbe possibile solo il rilascio a titolo gratuito, in particolare per gli imprenditori agricoli a titolo principale.

I giudici salentini hanno tuttavia accolto la tesi prospettata dal ricorrente, sostenendo che, una volta venuto meno ad opera della legge regionale del 27 luglio 2001 il dovere per i Comuni di dotarsi del Ppd, non è possibile applicare norme che facciano riferimento ad un atto pianificatorio ad adozione non obbligatoria, mentre è invece da riconoscersi all'istante il diritto di ottenere il permesso di costruire a titolo oneroso pur in assenza del requisito soggettivo di imprenditore agricolo a titolo principale. I giudici hanno quindi annullato la norma di piano che imponeva tale requisito.

"La mancanza del piano pluriennale di attuazione - afferma, infatti, il Tar leccese - non fa altro che determinare l'applicabilità delle sole regole del piano urbanistico vigente, per cui nelle aree agricole suddette sarà possibile l'edificazione tanto a titolo gratuito, quanto a titolo oneroso nel rispetto esclusivo di tali regole".

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