PICONESE CONTRO I 10 MESI DI AMMINISTRAZIONE LICCI
Piconese nel suo comizio elettorale attacca la gestione Licci: dalla viabilità alla sanità, dalle Deco alle fogge, dalle tasse alla stabilizzazione dei precari, sino all'indennità del sindaco
Redazione
30 marzo 2008 15:34
Ieri sera, presso la Villa comunale di Uggiano la Chiesa, è andato in scena il comizio elettorale di Salvatore Piconese, capogruppo di "Uggiano Cambia" e candidato alla Camera dei deputati con la Sinistra L'Arcobaleno. Il consigliere di opposizione ha chiesto sostegno per sé, in funzione del proprio impegno amministrativo. Quindi, è passato ad elencare le priorità che hanno segnato i primi dieci mesi dai banchi dell'opposizione in contrapposizione all'amministrazione, guidata da Luigi Licci.
E proprio contro il governo cittadino, Piconese non ha risparmiato decise critiche: messe sotto accusa la viabilità, con la questione traffico in Via Roma e le rotatorie in punti nevralgici della cittadina, e l'innalzamento delle tasse comunali ("Le più alte del Salento" - come ha sottolineato Piconese); e ancora accuse alla sanità e alla convocazione di un consiglio comunale sul tema, avvenuta solo dopo tre mesi e "con l'intervento del Prefetto"; Piconese ha poi sottolineato la mancata discussione sulla proposta del gruppo "Uggiano Cambia" sulle certificazioni De.co. di alcuni prodotti locali e sull'adesione al comitato "Giù le mani da Palascia", per la salvaguardia del suggestivo luogo otrantino, a cui gli uggianesi sarebbero emotivamente legati.
Non è mancato il riferimento al caso "fogge" con un excursus storico sugli sviluppi controversi della vicenda. Ma particolare attenzione ha raccolto l'accusa di non aver stabilizzato dei lavoratori socialmente utili per mancanza di copertura finanziaria. Su questo punto, Piconese ha chiosato: "Però la copertura finanziaria si è trovata quando si è trattato di alzare del 120% lo stipendio del sindaco, che da 9000 euro d'indennità annuale l'ha innalzato a 24000". Piconese ha, infine, chiesto che il sindaco e il vicesindaco salgano a loro volta su un palco a raccontare il perché di queste scelte.
E proprio contro il governo cittadino, Piconese non ha risparmiato decise critiche: messe sotto accusa la viabilità, con la questione traffico in Via Roma e le rotatorie in punti nevralgici della cittadina, e l'innalzamento delle tasse comunali ("Le più alte del Salento" - come ha sottolineato Piconese); e ancora accuse alla sanità e alla convocazione di un consiglio comunale sul tema, avvenuta solo dopo tre mesi e "con l'intervento del Prefetto"; Piconese ha poi sottolineato la mancata discussione sulla proposta del gruppo "Uggiano Cambia" sulle certificazioni De.co. di alcuni prodotti locali e sull'adesione al comitato "Giù le mani da Palascia", per la salvaguardia del suggestivo luogo otrantino, a cui gli uggianesi sarebbero emotivamente legati.
Non è mancato il riferimento al caso "fogge" con un excursus storico sugli sviluppi controversi della vicenda. Ma particolare attenzione ha raccolto l'accusa di non aver stabilizzato dei lavoratori socialmente utili per mancanza di copertura finanziaria. Su questo punto, Piconese ha chiosato: "Però la copertura finanziaria si è trovata quando si è trattato di alzare del 120% lo stipendio del sindaco, che da 9000 euro d'indennità annuale l'ha innalzato a 24000". Piconese ha, infine, chiesto che il sindaco e il vicesindaco salgano a loro volta su un palco a raccontare il perché di queste scelte.
Redazione
30 marzo 2008 15:34
