Tragedia in mare: kiter 37enne sbalzato da una raffica di vento muore annegato
Tutto è accaduto questa mattina nelle acque di Porto Cesareo, nei pressi dello stabilimento balneare "Goa", litorale che per la sua conformazione è meta ambita dei patiti di kitesurfing, lo sport acquatico che sfida le onde e il vento
PORTO CESAREO – Tragedia in mare questa mattina nelle acque di Porto Cesareo, nei pressi dello stabilimento balneare “Goa”, litorale che per la sua conformazione è meta ambita dei patiti di kitesurfing, lo sport acquatico che consiste nel farsi trascinare da una sorta di aquilone grazie alla forza del vento.
Ed anche se le condizioni meteo non promettevano nulla di buono, con raffiche che nel corso della mattinata hanno raggiunto 40 chilometri orari, c’è chi ha voluto lo stesso sfidare la forza del mare. Il kitesurfing è anche questo.
Ma la sorte per un uomo di 37 anni ha trasformato una giornata di divertimento in dramma: Andrea Scalera, di Bari, ha perso la vita per annegamento sotto gli occhi dei suoi amici, che hanno fatto di tutto per strapparlo alla morte, purtroppo senza riuscirci.
Subito dopo essere entrato in mare allacciato al suo kitesurf, una forte raffica di vento lo ha sollevato dalla superficie del mare, per poi farlo ricadere violentemente più a Sud del “Goa”, ormai nei pressi del litorale dove sorge il noto stabilimento “Bacino grande”. Ed per questa circostanza che il 37enne ne sarebbe uscito tramortito, non più in grado di reagire a quella drammatica situazione.
Il gruppo di kiter, anche loro in mare sulle rispettive “tavole”, dopo essersi accorti che il loro amico era in serie difficoltà, si sono precipitati per prestargli soccorso. E quando si sono accorti che Scalera ero privo di sensi, hanno pensato bene di di recuperare il corpo per trasportarlo il prima possibile sulla spiaggia.
Lì, hanno disperatamente tentato di rianimare l'uomo, ma purtroppo tutto è apparso loro più difficile di quanto poteva in un primo momento sembrare, dato che il 37enne non reagiva alle loro sollecitazioni. Gli amici, divenuti in quella tragica circostanza soccorritori, hanno quindi chiesto l’intervento di una ambulanza del 118. Giunti sul posto, i sanitari hanno tentato anche loro di strappare alla morte il giovane surfista, ma purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare. I rilevamenti di rito su quanto accaduto da parte dei carabinieri della stazione di Porto Cesareo. Sul posto anche la guardia costiera dipendente dalla capitaneria di Gallipoli.
