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Cronaca Calimera

Potano gli alberi e "spuntano" i pulcini di gufo

In questi giorni, con l'arrivo della primavera, ci sono state le prime nidificazioni e, con esse, il ricovero dei primi pulli (pulcini) presso l'Osservartorio faunistico provinciale Museo di Calimera

In questi giorni, con l'arrivo della primavera, ci sono state le prime nidificazioni e, con esse, il ricovero dei primi pulli (pulcini) presso l'Osservartorio faunistico provinciale Museo di Calimera.

Risale a pochi giorni fa l'arrivo di ben cinque pulcini di gufo trovati in campagna, in seguito alla potatura di alcuni alberi, nell'agro di Caprarica e di altri due provenienti da Cutrofiano.

I piccoli gufetti, ribattezzati scherzosamente con i nomi dei sette nani, fortunatamente non hanno riportato traumi in seguito alla caduta e godono di buona salute. La loro età varia da un minimo di 2 giorni a un massimo di 2 settimane. Attualmente sono affidati alle amorevoli e "materne " cure della responsabile della fauna omeoterma dell'Osservatorio, Simona Potenza, che si occupa di nutrirli a intervalli regolari e molto brevi, come è giusto che sia per un neonato. Per il resto del tempo i piccoli sono protetti all'interno della cosiddetta "madre artificiale", costruita appositamente per loro, che simula le condizioni del nido.

Sarà fondamentale, in questa fase, non "imprintare" gli animali per consentire il successivo svezzamento e il reiserimento in habitat naturale.
Nello stesso giorno si è verificato il ricovero di un giovane esemplare di tartaruga marina appartenente alla specie Caretta caretta, spiaggiato a Gallipoli, che misura appena 22 cm di lunghezza.

L'animale è stato recuperato dalla Capitaneria di porto del luogo e trasferito a Calimera da una pattuglia della Polizia provinciale di Lecce.
La visita veterinaria ha messo in evidenza un gravissimo stato di denutrizione che mette seriamente a rischio la vita dell'animale, nonostante ciò, "Cerveza", come è stata ribattezzata la tartaruga, ha già mostrato segni di miglioramento e si è addirittura alimentata (cosa che raramente avviene nelle prime ore del ricovero).

Nel momento in cui scrivo il presente comunicato, giunge presso l'Osservatorio un altro esemplare di Caretta caretta, ancora più piccolo (16.5 cm), proveniente da Torre S.Giovanni e recuperato da una pattuglia della Polizia provinciale di Lecce.

Tali spiaggiamenti rientrano nella serie che si è verificata nel corso dell'inverno e che riguarda soprattutto esemplari giovani. Ciò, se da un lato preoccupa gli esperti, dall'altro sta a significare che ci sono "giovani generazioni " che nuotano nei nostri mari e che sono una speranza per la sopravvivenza della specie.

Infine, domenica, presso l'Oasi naturalistica delle Cesine c'è stato il reinserimento in habitat naturale di alcuni esemplari curati presso l'osservatorio faunistico e precisamente di un Tarabuso, un Germano reale,una Galinella d'acqua ed una Poiana.
Per la segnalazione di qualsiasi animale in difficoltà è possibile contattare il Museo di Calimera al 3206586558

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