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Cronaca

Preso il ladro inafferrabile: trenta i furti in chiesa

Un 28enne di Cellino San Marco sarebbe l'autore di furti a catena e persino di aggressioni ai confratelli della chiesa del Carmine di Lecce. E c'è persino chi è stato chiuso a forza nel campanile

LECCE - Sarebbe l'autore di almeno una trentina di furti perpetrati nella chiesa del Carmine di Lecce, uno degli antichi monumenti del centro storico salentino, attiguo all'ex convento dei Carmelitani. G.G., 28enne di Cellino San Marco, in provincia di Brindisi, avrebbe letteralmente torturato i fedeli della confraternita, con la sua ingombrante e inquietante, per non dire ossessiva presenza, arrivando una volta ad aggredirne uno, per rinchiuderne in un'ulteriore occasione un altro nel campanile, in modo da arraffare i soldi in tutta tranquillità.

I fatti si trascinano da diverso tempo ed oggi, finalmente, la polizia l'ha acciuffato. Non è però ovviamente scattato l'arresto, in quanto trascorsa la flagranza. Per il 28enne (già noto per furto, ricettazione, danneggiamento e altro) è così scattata la denuncia a piede libero per furto aggravato e tentata rapina impropria. Alle prime ore di ieri mattina è giunta al 113 la chiamata di alcuni confratelli, che avevano appena adocchiato un uomo vestito di scuro, con il berretto in testa, prossimo ad entrare in chiesa. L'avevano riconosciuto, senza ombra di dubbio, come l'inafferrabile ladro che per mesi aveva messo le mani ovunque, prendendo i soldi delle offerte e spesso e volentieri facendosi valore anche con la forza. Gli agenti sono piombati sul posto e l'hanno fermato, portando in questura per il riconoscimento. E negli uffici della polizia sono andati anche alcuni fedeli, per lasciare la loro testimonianza.

I fatti avrebbero avuto inizio a partire dall'11 luglio scorso e sarebbero proseguiti fino al 29 novembre. Ormai il 28enne aveva preso gusto a sgraffignare i soldi della chiesa, ed i testimoni hanno raccontato varie storie, fra cui proprio quella che ha visto un confratello preso a spintoni e rinchiuso nel campanile. Più volte avrebbero tentato di bloccarlo, ma senza riuscirci. Ed hanno riferito che sarebbero stati una trentina, almeno gli episodi, anche se non tutti denunciati alle forze dell'ordine. In un caso, ed esattamente il 23 luglio, le volanti furono chiamate perché venne segnalata la presenza di un uomo che, dopo aver presumibilmente dormito tutta la notte nella chiesa, la mattina dopo, all'apertura delle porte, se n'era fuggito con il denaro. Circa due settimane addietro, l'ultimo fatto: il 28enne sarebbe stato visto recarsi dritto verso l'offertorio, per poi fuggire per l'ennesima volta. Oltre al deferimento alla Procura, per lui anche il foglio di via obbligatorio.

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