Rapine e truffe, in tre adesso devono saldare il conto con la giustizia
Gli arresti eseguiti dai carabinieri nelle scorse ore su ordine di varie Procure a carico di soggetti di Matino, Parabita e Casarano
CASARANO - Marcello Quintino Ferramosca, 53enne di Matino, è stato arrestato e condotto in carcere. E’ diventata irrevocabile la pena nei suoi confronti. Deve scontare due anni. E’ accusato di rapina. Nel primo pomeriggio di ieri, i carabinieri della stazione locale hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione, in seguito alla sentenza emessa dal Tribunale di Lecce.
I fatti risalgono al 2011. Ferramosca avrebbe sottratto più volte denaro da casa di un conoscente, che, iniziando a sospettare di lui, lo incastrò segnando una banconota e riprendendolo con una videocamera. Fra i due vi fu anche un violento alterco, al termine del quale il derubato ne uscì contuso, tanto da farsi refertare. Da qui la contestazione di rapina.
Un altro ordine di carcerazione, questa volta a Parabita, è stato eseguito dai carabinieri della stazione locale, per conto dalla Procura di La Spezia in seguito a sentenze divenute irrevocabili. Risponde di insolvenza fraudolenta, appropriazione indebita, ricettazione e truffa. In carcere è finito Luca Tamani, 39enne, per fatti commessi nel 2015.
I carabinieri della stazione di Latiano, in provincia di Brindisi, hanno invece eseguito un’ordinanza di carcerazione emessa dal Tribunale di Lecce nei confronti di Alessandro Pirtoli, 34enne, di Casarano, già sottoposto ai domiciliari presso una comunità. L’uomo si è reso responsabile di reati quali rapina ed estorsione nel 2015. Episodi consumati nel più ristretto ambito familiare. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato tradotto nuovamente presso la comunità, ai domiciliari.