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Cronaca

Rave mortale: le ultime ore di vita di Dalila racchiuse in chat e messaggi

Potrebbe essere racchiuso nel suo cellulare il mistero della morte di Dalila Coluccia. E' stata consegnata oggi la consulenza sul telefono in uso alla ragazza scomparsa. Contatti, chiamate, messaggi di testo e conversazioni via chat sembrerebbero fornire elementi utili

LECCE - Potrebbe essere racchiuso nel suo cellulare il mistero della morte di Dalila Coluccia, la ragazza di 22 anni di Cerfignano (frazione di Santa Cesarea Terme), tragicamente deceduta giovedì 17 ottobre nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove era giunta già in coma alle prime luci dell’alba di domenica 13 ottobre. La 22enne era stata soccorsa solo al termine del rave party illegale cui aveva partecipato, in una masseria lungo via Adriatica, sulla strada che conduce verso la marina di Torre Chianca. 

E' stata consegnata oggi la consulenza relativa al telefono in uso alla ragazza scomparsa.  Contatti, chiamate, messaggi di testo e conversazioni via chat che sembrerebbero fornire elementi utili a ricostruire le ultime ore che hanno preceduto la tragedia. Non è un mistero, infatti, che rave e feste clandestine vengano organizzate e condivise attraverso un fitto scambio di messaggi e inviti virtuali. Interessante, sotto il profilo investigativo, anche le numerose foto e video che ritraggono la festa dello scorso 12 ottobre e altre precedenti. In quei fotogrammi (o tra le ultime chiamate e messaggi) potrebbe esserci il nome o il volto di chi ha ceduto la sostanza stupefacente assunta dalla ragazza. 

Il sostituto procuratore della Repubblica di Lecce, Francesca Miglietta, titolare del procedimento, ipotizza a carico di ignoti i reati di cessione di sostanza stupefacente, morte come conseguenza di altro reato e omissione di soccorso. Quest’ultimo reato emerge dal fatto che non sarebbero stati chiamati medici e infermieri nei giusti tempi che avrebbero forse consentito di sperare in un esito migliore. Il cervello è quindi andato in ipossia.      

Proseguono, anche sulla base dei tabulati e dei dati telefonici, gli ascolti da parte degli agenti della squadra mobile di Lecce. Sarà invece l’esame autoptico, i cui risultati saranno consegnati nelle prossime settimane, a stabilire cosa abbia provocato il danno cerebrale che ha causato il decesso della giovane e stabilire le cause che hanno condotto prima al coma e poi al decesso. S’ipotizza, infatti, che la giovane abbia subito gli effetti nefasti di un mix di alcool e sostanze stupefacenti. 

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