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Cronaca

Resta il sequestro, ma Parco Corvaglia torna alla città

Il pm D'Agostino ha concesso su domanda del sindaco Perrone di avviare i lavori di manutenzione. Il dispositivo resta ed il Comune s'impegna a non mutare lo stato dei luoghi, presto comunque fruibili

Presto Parco Corvaglia, piccolo polmone verde nel cuore del quartiere Rudiae, tornerà ai cittadini. Ciò non toglie, ovviamente, i provvedimenti attualmente in vigore, in merito al sequestro preventivo. Ma almeno i cittadini, specialmente i residenti del popoloso rione di Lecce, potranno giovarsi di quest'area verde sulla quale pende una questione giudiziaria infinita. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, con un provvedimento firmato dal sostituto Marco D'Agostino, ha infatti autorizzato l'amministrazione comunale ad effettuare i necessari interventi di manutenzione sull'area del parco, terminati i quali sarà possibile una piena fruizione. I beni e le opere ricadenti sull'area, sono soggette ad un provvedimento di sequestro preventivo disposto il 3 novembre del 2008 dal gip Maurizio Saso (di cui al sequestro probatorio del 26 aprile 2006).

Il 23 dicembre scorso il sindaco Paolo Perrone aveva indirizzato alla Procura una richiesta di autorizzazione indirizzata proprio in tal senso, ovvero per consentire la possibilità di effettuare la bonifica e quindi di impedire possibili nidificazioni di ratti ed altri animali, con eventuali problemi la salute e l'igiene pubblica. Con la stessa richiesta l'amministrazione comunale si è impegnata a non mutare lo stato dei luoghi. Disposizioni sono state impartite al dirigente del settore Urbanistica, Luigi Maniglio, nominato dal giudice custode giudiziario dell'area. Nelle motivazioni dell'autorizzazione si legge che "la realizzazione degli interventi di manutenzione e la successiva fruizione dell'area in sequestro da parte della collettività non contrastano con la originaria destinazione a verde pubblico prevista".

Come noto, il 3 novembre i carabinieri del nucleo investigativo di Lecce sottoposero a sequestro preventivo Parco Corvaglia, esteso su un suolo di circa 4mila e 500 metri quadrati, sulla scorta di un provvedimento emesso dal gip che aveva accolto la tesi degli inquirenti, adottando la misura cautelare idonea ad impedire che la libera disponibilità del bene potesse aggravare le conseguenze dei presunti reati emersi nel corso della nota inchiesta avviata dalla Procura su alcune irregolarità che sarebbero state commesse da pubblici funzionari ai danni dell'Università del Salento e del Comune di Lecce.

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