Restyling di piazza Mazzini. Il Forum ambiente e salute: "Giù le mani dai pini"
L'associazione critica la scelta, loro dire ingiustificata, dell'amministrazione comunale di rimuovere circa 40 alberi di pino
LECCE – Se, come canta Antonello Vendittii, i pini di Roma la vita non li spezza, a eliminare quelli di Lecce potrebbe ben presto pensarci il progetto del Comune. Il Forum ambiente e salute di Lecce, infatti, esprime le proprie perplessità sul progetto di ristrutturazione di piazza Mazzini, voluto dall’amministrazione comunale e che dovrebbe partire nei prossimi giorni. Piano che comporta tra l’altro la rimozione di circa 40 alberi di pino, giustificata, da parte dell’amministrazione, dalla necessità di eliminare le radici che manomettono il piano stradale. Alberi che andrebbero sostituiti.
Dal Forum, però, sottolineano che quasi tutti i pini non presentano radici che fuoriescono dal manto stradale né dissestano i marciapiedi in cui sono inseriti; quindi non provocano ostacolo alla viabilità automobilistica e pedonale. Inoltre, tutti gli esemplari, ormai di mezzo secolo, sono stabili, dal tronco eretto, non rappresentano un pericolo per l’incolumità delle persone, nessuno di essi è stato divelto o danneggiato da intemperie, essi si presentano sani. Pini che secondo l’associazione rappresentano filari di particolare pregio paesaggistico inseriti nei centri urbani, per cui andrebbero tutelati in base a quanto previsto dalla legge 10 del 2013; e che definiscono un contesto urbano consolidato, per cui andrebbero tutelati anche in relazione a quanto prevede il PPTR.
L’auspicio è che gli alberi possano essere preservati (almeno in gran parte) all’interno del progetto di riqualificazione della piazza, invece di essere ingiustificatamente sostituiti con altre piante. Come tutte le altre alberature cittadine, vanno accuditi e potati, onde evitare che arrechino danni, siano instabili, aspetti che diventano pretesto talvolta per sbrigative eliminazioni.
“Pertanto – scrive Giovanni Seclì –, essendo i pini di piazza Mazzini elementi qualificanti e strutturali del paesaggio urbano da ormai mezzo secolo, chiediamo che la Soprintendenza intervenga immediatamente a valutare il danno arrecato dalla loro rimozione e si adoperi subito presso l’amministrazione comunale per salvaguardarli all’interno della riqualificazione dell’area, che non può prescindere dalla presenza di tali elementi fondamentali”.