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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Ritorna la paura: ancora fiamme su un negozio di Lecce

Malviventi in azione verso la mezzanotte di ieri in via Bari: appiccato rogo sull'ingresso della macelleria che fa capo alla Multigestioni Srl. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri per le indagini

Dopo una breve parentesi di relativa calma, un'altra attività commerciale è stata colpita nella notte da mani ignote: liquido infiammabile sull'ingresso principale, versato con bottiglie o taniche, e poi via libera alle lingue di fuoco, prima di dileguarsi. Questa volta ad essere presa di mira è stata la Multigestioni Srl, grosso punto vendita che funge da macelleria e alimentari. Il locale sorge al centro di via Bari, uno dei punti di raccordo del rione San Sabino di Lecce, zona che negli ultimi anni si è ravvivata molto, grazie alla nascita di diverse attività commerciali che hanno fatto da traino ad una progressiva riqualificazione del quartiere. L'incendio è divampato poco prima di mezzanotte: i vigili del fuoco sono arrivati sul posto intorno alle 24,15, spegnendo il rogo prima che potesse eventualmente estendersi anche ad altri negozi e soprattutto agli appartamenti sovrastanti.

Questa volta non c'è stata effrazione, come nell'episodio del market "Centrospesa" di via Siracusa (fatto avvenuto nella notte fra il 19 ed il 20 aprile), quando ignoti misero fuoco agli scaffali: i malviventi, nel caso in questione, hanno appiccato le fiamme solo sulla facciata esterna dell'attività gestita da un 37enne leccese. I danni riguardano l'ingresso, gli infissi, parte dell'insegna e, in maniera più lieve, anche uno spicchio di balcone, che risulta annerito. L'arrivo dei vigili del fuoco è stato provvidenziale, per evitare danni più rilevanti: i vetri fortunatamente non sono esplosi. Già questa mattina alcuni operai erano al lavoro per le prime riparazioni. Sul posto, per avviare le indagini, sono giunti subito dopo l'attentato i carabinieri della compagnia di Lecce. Il comando provinciale dista peraltro poche centinaia di metri dal luogo dell'attentato incendiario, e questo la dice lunga anche sulla freddezza di chi ha agito.

Ai militari, che già stanno indagando sul caso del market, il titolare ha dichiarato non aver mai subito minacce. Sgomento e rabbia si avvertono chiaramente negli altri commercianti e nei residenti del rione. Questo nuovo episodio, che si somma anche a quello affidato alle indagini della squadra mobile, e che riguarda la bomba piazzata davanti al "Cinemastore" del quartiere Santa Rosa (era l'alba del 19 aprile quando si udì lo scoppio), apre inevitabili interrogativi sulla sicurezza dei cittadini. I carabinieri, in questa fase, non si sbilanciano in dichiarazioni sui possibili autori di questi gesti, ovvero se possa esservi una regia unica, o se siano fatti da considerarsi slegati. Certo è che il timore per un ritorno del racket delle estorsioni a Lecce è vivo e quasi si percepisce a pelle, ed è necessario, ora più che mai, tenere alta la guardia.

Fra le prime reazioni, una nota giunta dal vicesegretario nazionale dei Popolari Udeur e consigliere della Regione Puglia, Antonio Buccoliero: "Una serie di fatti inquietanti in periferia, dimostra come non solo non si debba abbassare la guardia, ma come sia necessario rafforzare la presenza delle forze dell'ordine nelle zone periferiche della città". In mattinata, il consigliere Buccoliero si è recato sul posto, incontrando il proprietario e i dipendenti dell'esercizio commerciale di via Bari. "Ho inteso portare la mia solidarietà - ha dichiarato Buccoliero - perché è importante che di fronte ad episodi di violenza, di intimidazione o di sopraffazione quanti lavorano onestamente non si sentano soli o, peggio ancora, abbandonati. Conosco molto bene la periferia leccese, in particolare, quella nota come "zona 167" e non è un caso che proprio qui abbia voluto aprire la mia segreteria politica. Da circa quattro anni, mi sento, a tutti gli effetti, un residente del quartiere e non posso non farmi carico della preoccupazione di residenti e commercianti, dopo gravi episodi che, nelle ultime settimane, hanno preso di mira diversi esercizi commerciali tra il quartiere Stadio e Santa Rosa".

"Sono certo che le forze dell'ordine riusciranno a fare chiarezza su questi gravi fatti, ma è importante che vengano aumentati i controlli. Sarebbe auspicabile, infatti, che anche nelle periferie ci fosse un controllo costante da parte del poliziotto o del carabiniere di quartiere, che servirebbe non solo ad infondere sicurezza a tanti commercianti e residenti, ma rappresenterebbe anche un punto di riferimento per spingere, quanti subiscono intimidazioni o richieste di denaro, a trovare il coraggio di denunciare. Sappiamo, del resto, quanto sia stata determinante, in alcuni episodi legati al racket in città, la presenza dei poliziotti di quartieri, che hanno raccolto le confidenze delle vittime. L'auspicio - conclude Buccoliero - è che venga fatta piena chiarezza su questi episodi, restituendo serenità a tutti coloro che lavorano e vivono onestamente".

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