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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Sarah, prima svolta nelle indagini: ritrovato il corpo

Prima l'interrogatorio. Poi, l'avvio di ricerche. Il ritrovamento intorno all'1,40 nelle campagne tra Avetrana e San Pancrazio, sulla strada per Salice Salentino. L'omicida sarebbe lo zio: Misseri

AVETRANA - E' stato ritrovato intorno all'1,40 di notte, il corpo di Sarah Scazzi, e recuperato non senza difficoltà dopo ore di lavoro. Sul posto erano stati chiamati anche gli esperti dell nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco. Si era parlato di un pozzo, in un primo momento. Di fatto, una cisterna interrata, piena d'acqua. La ragazza sarebbe stata strangolata nel garage e sepolta lì dallo zio. I vestiti, bruciati. Ancora sconosciuto il movente, anche se non si eslude la piste sessuale. L'uomo, Michele Misseri, alla fine avrebbe confessato. Cedendo dopo il lungo interrogatorio al quale è stato sottoposto per l'intera giornata, nella caserma dei carabinieri del comando provinciale di Taranto. Ora è in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario. Ma la vicenda è ancora da chiarire. In molti contorni. Certo è che Sarah, 15 anni, sarebbe morta il pomeriggio stesso della scomparsa, poco prima delle 15, quando s'è perso per sempre il segnale del suo telefonino. Era il 26 agosto. Si stava recando dalla cugina, Sabrina, figlia di Misseri. Amica e confidente, oltre che una parente diretta.

Il prete è stato chiamato sul posto per la benedizione. Il luogo sorge nelle campagne fra Avetrana e San Pancrazio Salentino. Lungo la provinciale 144, strada che conduce a Salice Salentino. In provincia di Brindisi, ma di fatto alla confluenza con i territori di Taranto e Lecce. Centinaia di persone si sono accalcate nei dintorni. La storia di Sara ha coinvolto emotivamente l'Italia intera. Sul posto, il procuratore aggiunto di Taranto, Pietro Argentino, ed il pm Mariano Buccoliero.

Per tutto il giorno si sono rincorse notizie. Di certo, già nelle ultime 48 ore le indagini sembravano aver assunto una piega decisa, verso qualche direzione. Sospetto, troppo, il ritrovamento di quel cellulare da parte dello zio. Era il 29 settembre. Nella tarda serata, proprio a cavallo della trasmissione "Chi l'ha visto?" su Rai3, alla quale partecipava anche la mamma della 15enne di Avetrana, Concetta Serrano, ha iniziato a correre la notizia che erano in atto ricerche sempre più serrate del corpo della ragazzina, da parte dei carabinieri.

Tutta la macchina s'è messa in moto dopo l'interrogatorio pressante al quale è stato sottoposto, per l'intera giornata, Misseri. Ma non solo. I carabinieri hanno sentito anche la moglie, Cosima Spagnolo, e la figlia maggiore Valentina, sorella di Sabrina. Il telefonino della ragazza era stato ritrovato, in circostanze anomale, dallo stesso uomo. Ed identificato in maniera inequivocabile come quello della 15enne, grazie al codice Imei. Era privo di batteria e Sim card. E mezzo bruciacchiato.

Un ritrovamento che sarebbe stato casuale. L'uomo, con un altro operaio, stava ripulendo alcuni poderi da foglie secche (Misseri abita in zona), in località Tumani, al confine tra le province di Taranto e Lecce (territori di Avetrana e Porto Cesareo) quando è capitato sotto gli occhi quel terminale mobile. Poi finito nelle mani degli investigatori e da loro consegnato ai Ris di Roma per i rilievi. Ora, la nuova piega delle indagini. Che, purtroppo, confermano quanto si temeva fin dall'inizio. Sarah era già morta, quando n'è stata denunciata la scomparsa. Ma il giallo ha ancora molti punti oscuri.

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