Scandalo di via Brenta: nuova sede per il Tribunale?

LECCE - Si è parlato ancora di via Brenta. Questa mattina si è riunita la commissione di manutenzione alla quale hanno partecipato il sindaco Paolo Perrone, il presidente della Corte d'Appello Mario Buffa, il presidente del Tribunale Alfredo Lamorgese, il presidente dell'ordine degli avvocati Luigi Rella ed il procuratore capo Cataldo Motta. Obiettivo, parlare degli eventuali problemi pratici alla luce di tutte quelle irregolarità urbanistiche che sono state portate alla luce dal pubblico ministero Imerio Tramis, che sta conducendo un'inchiesta su una presunta truffa dietro la compravendita dei due palazzi.

La commissione di manutenzione, lo dice la parola stessa, si occupa solo dell'aspetto tecnico-logistico e non s'interessa della vicenda che si trova ora al vaglio della Procura. "Abbiamo chiesto al sindaco Paolo Perrone di verificare la sicurezza degli stabili per scongiurare eventuali pericoli per tutti coloro che ogni giorno vi si recano per lavoro, non solo giudici e avvocati, ma anche personale amministrativo e privati cittadini - afferma il presidente Mario Buffa -; al procuratore Cataldo Motta abbiamo chiesto se c'è una situazione di irregolarità talmente grave da non permettere ai palazzi di continuare ad ospitare gli uffici giudiziari. Entrambi si sono riservati di farci sapere".

Si è rammentato poi come la decisione di trasferire il polo civile negli edifici di via Brenta fosse stata l'unica soluzione possibile all'epoca e che tutt'ora potrebbe non avere alternative: ma nonostante questo nessuno ha pensato che potesse essere quella definitiva. "E' pacifico che quella sede non sia completamente adeguata, soprattutto con riferimento alle aule di udienza; se non si affronta il problema di realizzare una nuove sede giudiziaria bisogna accontentarsi di quello che si ha". E conclude Buffa "Abbiamo chiesto di prendere in considerazione l'ipotesi della realizzazione di una nuova sede".