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Martedì, 30 Aprile 2024
Il giorno prima armadietto in frantumi

Schiaffi al medico in pronto soccorso: tensione alle stelle, due aggressioni in 24ore

L’episodio più grave ieri al "Fazzi" con la brutale aggressione da parte di uomo, ai domiciliari, che era arrivato in codice verde con l’ambulanza. Nervosismo causato dal protrarsi dell’attesa per la visita. La vicinanza del direttore generale Rossi

LECCE – Ancora una volta violenze e aggressioni perpetrate ai danni di medici e personale sanitario nell’esercizio delle proprie funzioni nel pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Altri due casi incresciosi si sono verificati negli ultimi due giorni e dopo il grido d’allarme già lanciato dall’Ordine dei medici la situazione nei reparti ospedalieri continua ad essere ad alto rischio per l’incolumità degli operatori e il sereno svolgimento del servizio di cura a pazienti e ammalati.

Nella mattinata di domenica uno dei medici di turno nella divisione di emergenza-urgenza del presidio ospedaliero leccese è stato aggredito da un paziente in attesa di essere visitato e giunto in pronto soccorso, in ambulanza, ma con codice verde. L’uomo, per altro in regime degli arresti domiciliari, a quanto si è appurato, forse spazientito dal protrarsi dell’attesa dopo l’arrivo in ospedale, ha sfogato il suo nervosismo contro il medico che si era avvicinato per constatare le sue condizioni di salute. Il malcapitato sarebbe quindi stato schiaffeggiato con violenza, e il pronto intervento degli operatori sanitari ha consentito che la brutale aggressione non degenerasse ulteriormente.                  

Si è trattato, tra l’altro, del secondo episodio di intemperanza nel giro di 24 ore, a quanto reso noto dalla direzione generale della Asl. Il giorno prima infatti, sempre nel pronto soccorso del Fazzi, un altro paziente, con problemi psichiatrici, aveva rovesciato e distrutto un armadietto di medicinali mettendo a rischio l’incolumità degli operatori e anche degli altri utenti presenti in quel momento nei locali ospedalieri.

“Purtroppo casi di aggressioni e minacce non sono più così rari e mettono a dura prova la vita lavorativa delle strutture di emergenza-urgenza, contribuendo a creare un clima di tensione e paura, anche tra gli utenti che, per puro caso, si ritrovano testimoni e protagonisti di episodi di violenza” commenta il direttore generale della Asl, Stefano Rossi, “al medico ferito ieri, alla direttrice del pronto soccorso e agli operatori del reparto esprimo solidarietà, sostegno e affetto a nome della direzione strategica”.

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