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Cronaca Squinzano

Scuola: le affidano mansione diversa, vince il ricorso

Un'insegnante dell'istituto scolastico comprensivo Polo I di Squinzano era stata destinata dal dirigente in laboratorio nonostante le opposizioni anche per motivi di salute. Il Tribunale le dà ragione

Era stata assegnata dal dirigente dell'istituto scolastico comprensivo Polo I di Squinzano al laboratorio d'informatica per l'anno scolastico 2007-2008, dopo un biennio d'insegnamento di storia, geografia, scienze, informatica e motoria. Anna Maria Prima, insegnante, tramite i suoi legali, Fernando Caracuta ed Enrico Cafiero, ha sporto reclamo presso la sezione del lavoro del Tribunale civile di Lecce, contro la decisione resa in via d'urgenza dal giudice del lavoro Cinzia Mondatore.

E' stata riconosciuta l'illegittimità del provvedimento. Alla base della vicenda, l'illegittimità lamentata dalla donna nel vedersi assegnata la nuova mansione, per contrarietà alla contrattazione integrativa d'istituto alle norme di legge (articolo 7, 10, e 396 del decreto legislativo. 297/94 e all' articolo 6 del Contrato collettivo nazionale di lavoro di riferimento). L'assegnazione, che sarebbe stata in contrasto insanabile con la continuità didattica, secondo quanto lamentato dall'insegnante, era stata adottata oltretutto in maniera unilaterale e nonostante il suo fermo rifiuto, per problemi di salute legati alla vista.

Il Tribunale di Lecce ha accolto il reclamo promosso dall'insegnante rilevando che le norme di legge e contrattuali prevedono una precisa successione logica e temporale di criteri e competenze ("formulazione dei criteri generali da parte del Consiglio d'Istituto e di proposte da parte del Collegio dei Docenti", spiegano i legali) che devono precedere la definitiva decisione del dirigente. "Occorre rilevare - concludono gli avvocati che hanno difeso la donna - che l'insegnante Prima nel corso del procedimento giudiziario ha subito un aggravamento delle condizioni di salute".

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