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Cronaca Centro / Via dei Mocenigo

Si gioca troppo col fuoco: un'auto in fiamme e vandalismo nel cuore della città

Ancora una notte di interventi. A San Cesario danneggiata una Twingo: trovata una bottiglia di liquido infiammabile. A Lecce, a due passi dalla piazza, in fiamme cassonetto della differenziata

LECCE – Un’auto in fiamme poco prima delle 3 del mattino (giusto per rimpolpare le statistiche sul fenomeno), ma anche atti di vandalismo a suon di roghi in pieno centro. Episodi che si vanno a sovrapporre alle solite chiamate per sterpaglie in fumo.

E’ stata un’altra notte di lavoro intenso per i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce e per i distaccamenti. Soprattutto fra capoluogo e hinterland, colpiscono due eventi di indubbia natura dolosa: il serio danneggiamento di un’autovettura a San Cesario di Lecce e l’incendio, a Lecce, di un cassonetto per la raccolta differenziata dei rifiuti in via Richel Eugenio Rubichi, a due passi quasi contati da piazza Sant’Oronzo.  

Il fatto più rilevante resta, ovviamente, quello riguardante l’autovettura. E’ successo intorno alle 2,45. A San Cesario di Lecce, in via Unità d'Italia, le fiamme hanno avvolto la parte anteriore di una vecchia Renault Twingo. L'incendio è stato spento quasi subito, tanto da aver interessato solo una porzione del mezzo, coinvolgendo il vano motore.

Sul posto è intervenuta una squadra di vigili del fuoco da Lecce. E che l’episodio sia di natura dolosa, sembra fuori discussione: nelle vicinanze è stata trovata una bottiglia. Dentro c’erano ancora residui di benzina. L’aspetto singolare della faccenda risiede nel fatto che il proprietario, pur essendo originario di San Cesario, abiti in Germania. E’ un pensionato, rientrato da poco nel Salento per un periodo di vacanza. Resta il mistero sul movente e sull'autore. 

IMG-20160728-WA0011-2Verso le 4 del mattino, poi, un altro episodio che, se non stroncato subito, avrebbe rischiato di provocare danni ancor più seri di un singolo cassonetto di plastica disciolto dal fuoco. Questo, infatti, si trovava accanto a un’altra serie di contenitori di rifiuti. Sono quelli a servizio di vari ristoranti che si trovano fra via Mocenigo e immediate vicinanze. Parcheggiate, c’erano anche alcune vetture che per fortuna non sono state intaccate. 

E’ rimasta annerita anche una porzione di parete del lato posteriore dell’edificio che ospita la Banca nazionale del lavoro (l’affaccio principale è sulla piazza). Un gesto particolarmente stupido e pericoloso e che ricorda in qualche modo quanto avvenuto in una notte proprio ai primi del mese, quando le fiamme accese in un contenitore per i rifiuti di plastica si sono estese al gazebo di un pub, provocando danni non indifferenti. Di certo, non bei biglietti da visita per una città turistica.   

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