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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Smog alle stelle e ora Il Comune chiude il centro

Allarme smog nel centro di Lecce: l'assessore al Traffico Ripa, dopo un incontro col sindaco Perrone, ha pensato di chiudere (finalmente) la sera da giovedì a domenica viale De Pietro e via XXV Luglio

E' la solita storia. Lecce, città microbo (per grandezza s'intende) rispetto alle grandi realtà urbane ma nonostante le sue dimensioni maggioranza e opposizione si beccano su come fronteggiare il problema relativo agli sforamenti delle polveri sottili (pm 10) che registrano le centraline (quelle che funzionano), prima tra tutte la stazione di rilevamento in pieno centro di piazzetta De Santis, nei pressi della Villa comunale. E' la solita storia questa di puntarsi il dito reciprocamente tra esecutivo e minoranza a Palazzo Carafa, anche su questioni ambientali, argomenti che invece dovrebbero trovare tutti d'accordo. Accade così che ogni anno, più o meno tra tra ottobre e novembre, si parli di inquinamento senza però mai trovare soluzione definitiva a tutela del "cuore" di Lecce e dei suoi abitanti.

Ecco, allora, qual è il nocciolo del problema e come l'amministrazione comunale correrà ai ripari. Provate a percorrere, in auto, alle 13 o alle 20 via XXV Luglio. Buona fortuna. Non ne parliamo se la stessa strada decideste di percorrerla il sabato o la domenica sera. Vi troverete di fronte l'inutile delirio di code di Suv e berline in passerella. E poi ci si lamenta dello smog. Ma quanto ci vuole a bloccare le strade tutti i giorni e costringere, sì costringere, residenti e non a utilizzare i mezzi pubblici?, né più né meno come si fa nelle altre città italiane?

Lo scorso 10 ottobre Rotundo e gli altri dell'opposizione organizzarono una conferenza stampa a Palazzo Carafa per denunciare quel che avevano registrato le centrali sulle emissioni del pm10. C'era da mettersi le mani dei capelli (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=10894). Nei giorni scorsi sempre il centro sinistra è tornato sull'argomento. E' notizia di ieri che l'assessore al Traffico Ripa, dopo un incontro col sindaco Perrone, ha pensato di chiudere (finalmente) la sera da giovedì a domenica viale De Pietro e via XXV Luglio. Perché se leccesi e residenti della provincia non comprendo l'inutilità di farsi il giro in auto "atomiche" dentro una città grande quanto un buco di biscotto, o pensare di trovare posto auto libero sotto l'ufficio, allora fa bene l'amministrazione e interdire il passaggio sulle strade centrali.

Ma secondo il centrosinistra c'è ben poco di che esultare. "Dopo i preoccupanti dati Arpa su pm10 e benzene, avevamo prospettato la necessità di porre mano ad una riscrittura del piano del traffico che affrontasse in modo organico e complessivo le criticità della mobilità cittadina", commenta dai banchi de L'Unione il consigliere Antonio Rotundo. "Avevamo anche, con senso di responsabilità preannunciato il nostro sostegno alle misure che il Sindaco avesse deciso, così come abbiamo già fatto per la delibera sugli autobus fuori dal centro, a condizione che non fossero misure improvvisate o tampone perché è nostra convinzione che occorra uscire dalla cultura della straordinarietà per affermare invece quella della programmazione. Per queste ragioni non possiamo per nulla condividere i provvedimenti annunciati oggi".

"Crediamo infatti - aggiunge Rotundo - che con essi non verrà data alcuna soluzione ai problemi della Città, ne a quelli del traffico ne a quelli della qualità dell'aria che si ripresenteranno più acuti di prima. Ci dispiace dirlo, ma è prevalso ancora una volta la vecchia logica dei pannicelli caldi utili solo a buttare fumo negli occhi dei cittadini e non risolvere per davvero i problemi.

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