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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Sosta selvaggia sui viali, filobus parte con l'handicap

Con l'avvio del pre-esercizio, le corsie preferenziali dovrebbero diventare "blindate", ma le strade cittadine sono ancora piene di automobilisti indisciplinati. Basta l'invito a collaborare?

LECCE - L'autista non basta. Per il filobus potrebbe essere necessaria un'altra figura in dotazione, quella dell'acchiappa indisciplinati, da formarsi appositamente. Oppure quella di un vigile urbano pronto a scendere dal mezzo, appioppare il verbale e risalire. La ragione è semplice: in alcune zone della città, la corsie preferenziali continuano ad essere vissute come occasionali, nel senso che appena se ne presenta l'opportunità, la parte di strada delimitata dalle strisce gialle diventa sede di parcheggio, selvaggio. Una questione vecchia, almeno quanto la realizzazione delle corsie.

L'amministrazione comunale, venendo incontro alle richieste degli operatori commerciali, ha realizzato, laddove possibile, una serie di rientranze sul marciapiede per consentire la sosta di un determinato numero di macchine, ma il provvedimento sembra non bastare perché i posti disponibili sono sempre meno di quelli che servono. Ma, in realtà, il problema è che le auto sono troppe, almeno nelle ore di punta, continuano ad attraversare il centro cittadino in del Piano del traffico, che è ancora su carta, e per di più il senso civico non cresce sugli alberi.

I viali Leopardi, Japigia e Marche sono punti estremamente sensibili della rete viaria cittadina. A differenza di quelli interni, come viale Otranto, Lo Re e Cavallotti, denotano una frequenza di indisciplina che sarà difficile tenere a bada, a meno di interventi drastici. Quello che proprio non entra nella testa dei leccesi, e dei tanti salentini che quotidianamente arrivano in città dalla Provincia, è che, se proprio non si vuole rinunciare al proprio mezzo, allora si dovrebbe avere il buon senso di trovare un parcheggio regolare. Il fatto curioso è che spesso solo pochi metri separano una sosta selvaggia da una normale ma, vuoi per non pagare il grattino, vuoi per non fare un poco di strada sulle proprie gambe, si preferisce ricorrere alle quattro frecce - quasi fossero l'immunità parlamentare - ed il problema è risolto.

Ma i nodi vengono al pettine, si sa, e l'entrata in funzione del filobus rischia di complicare ulteriormente la situazione. Tanto che il presidente di Sgm, Gianni Peyla, a poche ore dall'avvio del pre-esercizio, tra mercoledì e giovedì, ha pubblicamente invitato i cittadini alla collaborazione (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=30456). Basterà? E' legittimo dubitarne, anche in virtù dei tanti appelli rivolti in passato e caduti sistematicamente o quasi nel vuoto. Un esempio su tutti, l'utilizzo dei parcheggi di interscambio durante le feste natalizie.

Si vocifera di una candidatura di Lecce a capitale della cultura del 2019. Se si tratti di una proposta seria o di una boutade, non è dato saperlo, ma se la cultura passa anche dal senso civico allora ci vorrebbe un miracolo per rendere credibile la candidatura del capoluogo salentino.

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